Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 5 hours 10 minutes
  • FTSE MIB

    34.261,22
    -9,90 (-0,03%)
     
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    37.628,48
    -831,60 (-2,16%)
     
  • Petrolio

    82,75
    -0,06 (-0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.459,97
    -2.408,80 (-3,89%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.360,84
    -21,73 (-1,57%)
     
  • Oro

    2.336,80
    -1,60 (-0,07%)
     
  • EUR/USD

    1,0731
    +0,0030 (+0,28%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     
  • HANG SENG

    17.284,54
    +83,27 (+0,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.965,38
    -24,50 (-0,49%)
     
  • EUR/GBP

    0,8568
    -0,0014 (-0,17%)
     
  • EUR/CHF

    0,9796
    +0,0012 (+0,13%)
     
  • EUR/CAD

    1,4673
    +0,0017 (+0,12%)
     

Twitter: ci siamo. I Big scaldano i motori per l'acquisto

Ultime mosse sullo scacchiere della finanza Usa per l’acquisizione del social dei 140 caratteri. Le operazioni sarebbero ormai in fase di arrivo.

Chi paga e quanto?

Nelle scorse settimana i vertici di Twitter (Francoforte: A1W6XZ - notizie) avevano dato mandato a Goldman Sachs Group e Allen & Co di iniziare le prime pratiche per capire chi fosse interessato a una possibile cessione delle quote di maggioranza in vista dell'ufficializzazione.

Un’ufficializzazione che però deve attendere ancora altri elementi definitivi come il prezzo. Infatti i 20 miliardi di dollari iniziali non corrisponderebbero perfettamente al valore dell’azienda. In particolare dopo gli ultimi rialzi iniziati e finiti sull’onda delle speculazioni creatisi intorno al nome dei big interessati individuati tra una rosa di 5 nomi: Salesforce, Google, Disney, Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) e Microsoft (Euronext: MSF.NX - notizie) . Ad essersene accorti sono i pretendenti che, uno per no, hanno deciso di cambiare le rispettive posizioni verso la mega acquisizione la quale, a questo punto, assumerebbe un significato diverso per i diversi attori in scena. Saleforce, infatti, sfrutterebbe l’occasione per dare vita a un’operazione per lei onerosa e incerta visto che assomiglierebbe più ad uno spot pubblicitario, o se si preferisce a una dimostrazione di forza sul mercato. Il vantaggio, per lei, sarebbe però duplice se si guarda alla mole di dati che arriverebbe dall'acquisizione. Google avrebbe la possibilità di rimpiazzare il suo fallimentare esperimento G+ sconfitto in partenza da Facebook il quale, però, sembra a sua volta l’ultimo degli interessati a un concorrente che, in realtà, non è mai stato particolarmente minaccioso, ancora di più dopo la pubblicazione degli ultimi dati trimestrali.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

I conti di fine luglio

Sotto accusa i vertici dell'azienda e la loro scarsa vision strategica incapace di ottimizzare le potenzialità represse. I numeri dell’uccellino, infatti, sono stati impietosi sul fronte degli utenti ma anche delle entrate, in calo da 607 milioni previsti dagli analisti a 602 milioni di dollari effettivi. Meglio, ma solo in apparenza, il risultato sugli utenti: 313 milioni, in crescita di tre milioni. Un miglioramento solo apparente visto che il problema principale è la difficoltà a monetizzare un numero di utenti che resta sulle pagine del social per pochissimo tempo, a danno dei ricavi da pubblicità. Anche per questo motivo, forse, Facebook ha deciso di allontanarsi dalla partita, sebbene il suo addio non sia mai stato ufficializzato mentre microsoft dopo l’acquisizione Linkedin (Swiss: LNKD.SW - notizie) ha forse bisogno di qualche tempo per organizzarsi sul piano dei social. Resterebbe ancora Disney ma la specializzazione della fabbrica del divetimento sembra puntare più alla TV e all’offerta sportiva che non direttamente all’interazione con il pubblico. Ma visti i colpi di scena tipici del settore, mai dire mai.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online