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Ubi Banca, conti deludono attese con ricavi, titolo in deciso calo

MILANO (Reuters) - Ubi Banca annuncia risultati trimestrali che confermano la solidità patrimoniale dell'istituto ma deludono le attese a causa della debolezza dei ricavi.

In borsa il titolo sconta principalmente i numeri sotto le previsioni sul fatturato a fronte delle buone prestazioni relative ai costi e ai minori accantonamenti. Attorno alle 16,30 Ubi perde il 2,6% a 6,50 euro, in controtedenza rispetto all'andamento positivo del settore bancario.

"La generazione di ricavi è stata debole", commenta Banca Akros in una nota spiegando che il margine di interesse è sceso sotto le attese così come le commissioni, sostanzialmente stabili, risultano inferiori alle previsioni.

Anche Barclays sottolinea che l'utile netto - che nel terzo trimestre è pari a 37,6 milioni, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo del 2014 - è inferiore al consensus a causa dei ricavi più deboli e di una tassazione più alta.

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Il consensus pubblicato sul sito della banca indicava un utile netto di 40 milioni.

Il margine di interesse nel trimestre scende del 14,8% a 398,7 milioni, risentento del minor contributo del portafoglio titoli ma anche della compressione degli impieghi. Le commissioni nette sono in lieve rialzo dello 0,7% a 300,5 milioni.

I costi operativi scendono a 497 milioni circa nel trimestre, al livello più basso dal 2007, quando è stato creato il gruppo.

Le rettifiche per deterioramento crediti rallentano attestandosi a 168,5 milioni, (-14,5%) grazie anche alla contrazione del flusso dei nuovi crediti deteriorati da crediti performing.

Gli indici patrimoniali vedono un CET 1 ratio 'phased in' al 30 settembre pari al 13% rispetto al 12,94% di giugno 2015 e un CET1 stimato a regime pari al 12,56% rispetto al 12,33% della fine del primo semestre.

Per la restante parte dell'esercizio Ubi vede una continua pressione sul margine di interesse, "anche se più attenuata rispetto al terzo trimestre", mentre il costo del credito dovrebbe essere inferiore a quello del 2014.

RIACQUISTO MINORITIES BRE e BPCI

Ubi ha annunciato inoltre che studierà il riacquisto delle minorities di Bre (24,9% del capitale) e Bpci (16,2%).

A questo riguardo nel corso della conference call l'AD Victor Massiah non ha dato dettagli sulle modalità del riacquisto, ovvero se avverrà in cash o in azioni, in quanto il processo valutativo è appena partito, ma ha specificato che in ogni caso "non sarà affatto distruttiva per la posizione di capitale, semmai il contrario".

Inoltre, ha aggiunto, "non avverrà domani mattina".

Sempre in merito alla possibile evoluzione del capitale, rispondendo alle domande degli analisti l'AD ha ricordato che la cessione della quota di Icbpi potrà avere un effetto netto positivo di 75 milioni, la cui contabilizzazione è attesa nel bilancio 2015.

Quanto invece all'operazione Visa il beneficio stimato è pari a 9-10 milioni circa e il contributo è atteso nel 2016, ha detto Massiah.

(Andrea Mandalà)