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Ubi Banca su di giri. Agli analisti piace mossa su good bank

Un bel risveglio quest'oggi per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che sin dalle prime battute ha catalizzato l'attenzione degli investitori. Il titolo sta vivendo una seduta da protagonista a Piazza Affari, mettendo a segno la migliore performance tra le blue chips, con un movimento in netta controtendenza rispetto al mercato. Ubi Banca, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di poco superiore ad un punto percentuale, quest'oggi fa il pieno di acquisti, e dopo aver segnato un massimo intraday a 3,162 euro, viene scambiato negli ultimi minuti a 3,068 euro, con un rally dell'8,41%. A dir poco esplosivi i volumi di scambio visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 32 milioni di azioni, già più del doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi.

Offerta per tre good bank: le caratteristiche principali

Ubi Banca scatta in avanti dopo aver annunciato un'offerta vincolante per l'acquisto del 100% delle tre good bank, Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti.
L'offerta è valida fino al 18 gennaio, prevede un closing nel primo semestre dell'anno ed è stata formulata ad un prezzo simbolico di 1 euro. La proposta prevede che prima del closing le tre good bank vendano pro-soluto circa 2,2 miliardi di crediti deteriorati lordi.

Le tre banche dovranno presentare entro la data di scadenza dell'offerta un patrimonio netto contabile di almeno 1,01 miliardi di euro, con un livello di copertura di almeno il 28,28% delle inadempienze probabili lorde e di almeno il 60% delle sofferenze.

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Saranno necessari inoltre oneri di ristrutturazione per 130 milioni di euro, un accantonamento rappresentativo del fair value dei contratti connessi alle operazioni immobiliari per un massimo di 100 milioni, accantonamenti addizionali a fondi rischi e rettifiche per ulteriori 100 milioni, RWA (pillar 1) non superiori a 10,6 miliardi, un Liquidity Coverage Ratio medio ponderato superiore al 100%, un Cet1 medio ponderato non inferiore al 9,1%.

Ubi Banca, nel quadro dell'operazione di acquisizione delle 3 good bank, prevede un aumento di capitale di massimo 400 milioni di euro con l'obiettivo di mantenere, già dal 2017, un livello di Cet1 Fully Loaded del nuovo gruppo bancario superiore all'11%.

Equita scettica sul deal dal punto di vista strategico

Gli analisti di Equita SIM affermano che i termini dell'operazione, rispetto alle indiscrezioni dei giorni scorsi, sono leggermente più sfavorevoli perchè nell'immediato Ubi Banca non può riconoscere il badwill, pari a circa 400 milioni di euro, derivante dall'acquisizione.

In base alle loro stime, per gli esperti di Equita SIM l’operazione è sostanzialmente neutrale per UBI Banca. Includendo invece i target della società in termini di net income, l’operazione risulterebbe ampiamente accreativa con un impatto positivo del 20% sulla valutazione.
Gli analisti credono che il mercato applicherà un forte sconto ai target di UBI Banca vista la bassa visibilità sulla redditività delle 3 banche target.

Equita SIM resta scettica sul deal dal punto di vista strategico: l’acquisizione potrebbe presentare rischi legati alla non complementarietà delle reti e all’impatto reputazionale sui franchise post risoluzione. Ubi Banca si precluderebbe inoltre altre opzioni strategiche a più basso rischio, ad esempio l'acquisizione di altre ex Popolari.
Anche per questi motivi Equita SIM non cambia idea su Ubi Banca, confermando la raccomandazione "hold", con un prezzo obiettivo a 3,1 euro.

Cauta anche Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie)

Cauta anche Mediobanca Securities che dopo l'offerta per le tre good bank mantiene invariato il rating "neutral" su Ubi Banca, con un target price a 3 euro. Gli analisti ricordano che l'operazione dovrebbe consentire al gruppo di aumentare la sua quota di mercato dell'1% al netto delle sofferenze, segnalando al contempo che Ubi Banca potrà utilizzare le tasse differite provenienti dalle target bank.

L'ottimismo di altre banche d'affari

Altre banche d'affari sono più ottimiste sul titolo come Kepler Cheuvreux che ribadisce l'invito all'acquisto con un fair value a 3 euro. Per gli analisti il deal delle tre good bank è una buona mossa strategica per Ubi Banca e potrebbe accrescere l'utile per azione già l'anno prossimo, ritenendo raggiungibile l'obiettivo di 100 milioni di euro di utile netto.

A scommettere su Ubi Banca è anche Banca IMI che ha una raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 3,6 euro. Per gli analisti il deal era atteso, visto che era stato anticipato dalla stampa, al pari delle caratteristiche principali dello stesso.

E' buy anche la raccomandazione di Banca Akros che ha un target price più alto di altre banche d'affari, pari a 4,3 euro. Con l'acquisto delle tre good bank, secondo gli analisti Ubi Banca rafforza la sua posizione nel mercato bancario italiano, ma anche la sua redditività, senza subire un deterioramento del suo profilo di rischio.

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