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Ubi Banca si riscatta grazie ad una pioggia di buy

Giornata all'insegna del riscatto oggi per Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) che, dopo aver lasciato sul parterre quasi sei punti percentuali venerdì scorso, oggi ha imboccato con decisione la via dei guadagni, mettendo a segno un bel rally. Il titolo, che si è fermato nella seconda posizione del paniere del Ftse Mib, ha terminato gli scambi a 3,15 euro, con un progresso del 6,42% e oltre 13,5 milioni di azioni transitate sul mercato a fine sessione, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 18,5 milioni di pezzi.

I numeri dell'esercizio 2016

Venerdì scorso Ubi Banca ha diffuso i conti del 2016, chiuso con una perdita di 830,2 milioni di euro, rispetto all'utile di 116,8 milioni registrato nel 2015. Al netto degli impatti del piano industriale e delle poste straordinarie lo scorso anno si è chiuso con un utile normalizzato di 111,6 milioni di euro contro i 189 dell'anno precedente.

I proventi operativi sono scesi da 3,371 a 3,119 miliardi di euro, mentre il margine di interesse è passato da 1,631 a 1,498 miliardi. Le commissioni nette sono salite del 2,7% a 1,335 miliardi di euro, mentre gli oneri operativi sono scesi dell'1% a 2,153 miliardi di euro.

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Il Common Equity Tier 1 stimato a regime a fine 2016 è pari all'11,22% rispetto all'11,28% di settembre 2016, mentre il CET1 Ratio Phased in è passato dall'11,68% all'11,48% e il Total (Londra: 524773.L - notizie) capital ratio si è attestato al 14,1%.

I conti del quarto trimestre e l'outlook per il 2017

Con riferimento al solo quarto trimestre, Ubi Banca ha riportato una perdita di 75,6 milioni di euro, rispetto all'utile di 32,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, mentre il margine di interesse è sceso dello 0,8% a 365 milioni.

Per quanto riguarda l'outlook, Ubi Banca si aspetta un 2017 in forte miglioramento rispetto allo scorso anno e in particolare il risultato netto normalizzato è atteso in importante crescita, grazie anche alla conclusione anticipata del progetto "Banca Unica".

Attesa una conferma dell'importante riduzione del costo del credito prevista nel piano industriale per quest'anno, mentre con riferimento all'acquisizione delle tre good banks, Ubi Banca ha fatto sapere che le condizioni di pre-closing si stanno realizzando secondo le modalità previste.

Ubi Banca incassa una serie di buy dalle banche d'affari

A dare sostegno al titolo quest'oggi hanno contribuito i giudizi positivi espressi dalle banche d'affari a partire da Icbpi che invita all'acquisto con un prezzo obiettivo a 4,7 euro. Per gli analisti i conti trimestrali sono stati nel complesso in linea con le attese e la view positiva sul titolo è da ricondurre non solo ai multipli relativi, ma anche i progressi registrati sul piano di ristrutturazione e semplificazione del gruppo.

Anche Kepler Cheuvreux conferma il rating "buy", con un target price a 4,3 euro sulla scia dei miglioramenti incoraggianti conseguiti dal gruppo nel quarto trimestre del 2016. Il broker evidenzia la sorpresa relativa alla qualità del credito e ai ratio patrimoniali, rivedendo al rialzo le stime sull'utile per azione riferite al periodo 2016-2019.

La stessa raccomandazione "buy" viene suggerita da Banca IMI che fissa un fair value a 3,6 euro, con gli analisti che definiscono in linea con le attese i conti trimestrali, apprezzando in particolare il miglioramento della qualità dell'attivo.

Società Generale ha invece definito la trimestrale superiore alle attese, con un prezzo obiettivo alzato da 3,3 a 3,7 euro. Gli esperti hanno migliorato le stime sull'utile per azione, alzandole in media dell'1% con riferimento all'anno in corso e i prossimi due.

Si mossa in direzione opposta invece Banca Akros che ha tagliato le previsioni sull'eps rettificato di Ubi Banca da 0,27 a 0,25 euro per il 2017 e da 0,4 a 0,38 per il prossimo anno. Questo ha portato ad una riduzione del target price da 4,3 a 4 euro, con una raccomandazione ferma ad "accumulate".

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