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Ubi, continua interesse per good bank ma conferma condizioni

MILANO (Reuters) - Il consiglio di gestione di Ubi è tornato a riunirsi oggi per fare il punto sul negoziato delle quattro good bank ma senza registrare avanzamenti particolari.

Lo riferisce una fonte vicina alla situazione all'indomani del vertice al Tesoro tra i principali attori del sistema bancario italiano dedicato alla situazione del settore con una speciale attenzione alla vendita delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara) messe in risoluzione a fine 2015.

"C'è stata una informativa dell'AD Massiah sulle trattative ma soprattutto si è parlato dell'incontro di ieri al Mef", dice una fonte ricordando che il board era già in programma da tempo.

La banca prosegue nel suo interesse per tre dei quattro istituti ponte (escluso CariFerrara) ma ribadisce le proprie posizioni a fronte dei paletti posti dalla Bce per dare il via libera all'acquisizione.

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"Ubi ha detto quali sono le sue condizioni e non fa un passo oltre", ha aggiunto una seconda fonte.

Tra le condizioni, ricordano le fonti, il riconoscimento contabile del badwill, la possibilità di potere utilizzare per gli Rwa delle tre banche i propri modelli interni in modo da liberare capitale, e il recupero fiscale delle perdite in capo alle tre banche che emergerebbero dalla pulizia delle nuove sofferenze. Una volta soddisfatte le condizioni la banca potrebbe procedere ad un aumento di capitale nell'ordine di 200-300 milioni.

"Il livello si è alzato", commenta la prima fonte ricordando che il tema richiede anche un intervento di tipo 'politico' per risolvere la questione.

Sulle banche ponte si è espresso oggi il direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, che ha sottolineato come "il supervisore Ssm è giustamente preoccupato che l'eventuale banca o banche acquirenti siano solide".

Rossi ha comunque aggiunto che se la cessione non dovesse andare in porto, sarebbe possibile una soluzione alternativa alla liquidazione degli istituti.

"Ci sono ipotesi e strumenti per trovare una soluzione positiva a questo problema, diversi dalla liquidazione", ha detto ricordando comunque che si lavora in "una condizione di mercato difficile".

(Andrea Mandalà, Paola Arosio)