Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 25 minutes
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • EUR/USD

    1,0638
    -0,0008 (-0,07%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.513,88
    +1.031,36 (+1,79%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.279,59
    -33,03 (-2,52%)
     
  • HANG SENG

    16.195,01
    -190,86 (-1,16%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Ucraina, alla ricerca degli ordigni russi inesplosi nella regione di Kharkiv

Nella regione di Kharkiv, nel nord est dell'Ucraina, si contano i danni dopo la ritirata russa. Oltre alla scia di morte e distruzione, le truppe di Mosca hanno lasciato anche numerosi ordigni inesplosi. Ora l'obbiettivo delle forze ucraine è ritrovarli e disinnescarli, prima che possano causare ulteriori danni agli abitanti della regione, che cominciano gradualmente a tornare nelle proprie case.

“Ho deciso di prendere il rischio di tornare e di pulire un po' la casa, tutto qui", racconta Anatoli. "Sono tornato due giorni fa. Non facciamo neanche più caso al rumore delle bombe. Adesso lo riconosciamo subito quando lo sentiamo. Adesso so distinguere il calibro 122 dal calibro 152... e il calibro 155 fa un rumore ancora diverso", spiega questo abitante della regione.

300.000 metri quadrati dovranno essere ripuliti dalle mine

Ma il ruolo degli sminatori ormai è anche psicologico e di supporto verso una popolazione provata da quasi tre mesi di guerra. "Adesso dobbiamo anche fornire un po' di supporto morale", spiega Anton, sminatore. "La situazione è stressante per la gente, dobbiamo aiutarli a calmarsi. A volte basta anche solo un bicchiere d'acqua, o qualcuno con cui parlare".

Secondo le stime di Kiev, sarebbero 300.000 i metri quadrati di territorio ucraino che dovranno essere ripuliti dalle mine. Le operazioni richiederanno dai cinque ai sette anni. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina sono stati disattivati quasi 114.000 ordigni esplosivi lasciati dalle truppe di Mosca, secondo Kiev.