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Ue, balzo prezzi dell'energia mette in luce problemi strutturali edifici

FILE PHOTO: Insulation material made of hemp fibre is displayed at the House of hemp showroom in central Moscow

BRUXELLES (Reuters) - Mentre i governi europei si affannano a proteggere le famiglie dall'impennata dei prezzi dell'energia, i sostenitori dell'ottimizzazione energetica dicono che ristrutturare edifici non coibentati potrebbe aiutare ad abbattere le bollette dei consumatori e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.

Gli edifici producono più di un terzo delle emissioni di gas serra dell'Unione europea, con circa il 75% del riscaldamento fornito da combustibili fossili.

Per evitare che il settore vanifichi gli obiettivi della Ue in materia di cambiamento climatico, Bruxelles prevede di rinnovare 35 milioni di edifici su un totale di circa 250 milioni entro il 2030, numeri in largo aumento rispetto allo 0,2% delle palazzine che vengono rinnovate attualmente ogni anno nel blocco per ridurne l'impiego di energia in maniera sostanziale.

Secondo l'analisi della società di consulenza Cambridge Econometrics, che sarà pubblicata in giornata, raggiungere l'obiettivo fissato da Bruxelles potrebbe ridurre di 218 euro il canone annuale relativo al riscaldamento di una casa media in Ue -- sulla base dei prezzi del gas del 2021 -- quasi dimezzando l'importo medio che le famiglie spendono per il riscaldamento a gas.

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È improbabile che misure che consistano nel miglioramento degli infissi, nella coibentazione del tetto o nell'installazione di pompe di calore rinnovabili vengano introdotte in tempo per permette ai consumatori di risparmiare sulla bolletta di quest'inverno.

Tuttavia raggiungere l'obiettivo di ristrutturazioni che consentano un significativo risparmio energetico potrebbe permettere di ridurre il consumo di gas nel blocco di 43.000 gigawattora l'anno, secondo lo studio, che è stato commissionato da Rockwool, produttore di sistemi per l'isolamento.

"Se eseguita correttamente, la ristrutturazione degli edifici può letteralmente isolare le persone dal balzo dei prezzi dell'energia", ha detto Jens Birgersson, Ceo del gruppo Rockwool.

I prezzi del gas in Europa sono saliti a livelli record quest'anno, spingendo i governi a introdurre agevolazioni fiscali e sussidi per ridurre rapidamente le bollette per il riscaldamento delle famiglie.

L'impennata dei prezzi ha inoltre alimentato una certa resistenza da parte di alcuni governi ai piani di Bruxelles di imporre i costi per le emissioni di Co2 sui combustibili per il riscaldamento - una politica che, se approvata, avrebbe lo scopo di incentivare una più rapida ristrutturazione degli edifici.

Alcuni governi si stanno già muovendo. Polonia, Germania e Francia sono tra i Paesi che hanno deciso di destinare miliardi di euro dei rispettivi Recovery fund Ue alle ristrutturazioni.

"Stiamo assistendo a un massiccio aumento del sostegno pubblico", ha detto Andreas Graf, esperto di politica energetica al think tank Agora Energiewende, che ha aggiunto però che non è ancora chiaro se tali sostegni stiano raggiungendo le famiglie più vulnerabili prive di mezzi per investire nelle ristrutturazioni.

Claire Roumet, delegata generale di Energy Cities, associazione delle autorità locali europee, ha affermato che la sfida più grande è la mancanza di personale qualificato per coordinare i progetti di ristrutturazione sul terrritorio.

"I fondi massicci che stiamo destinando ai programmi di ristrutturazione non vengono mai investiti nei coordinatori locali" e ha esortato i governi a indirizzare un "vasto interesse" nella ristrutturazione degli edifici per fornire tale supporto tecnico.

"Non c'è motivo di non farlo", ha detto Roumet.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)