Ue darà maggior flessibilità a Stati con costi extra per migranti

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea concederà un margine di flessibilità sui vincoli di bilancio più ampio agli Stati che si trovino ad affrontare costi straordinari legati alla crisi dei migranti. Lo ha detto oggi il presidente dell'esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker. "Ci troviamo a fronteggiare un problema di eccezionale gravità", ha detto Juncker durante un dibattito sulla crisi dei migranti al Parlamento europeo a Strasburgo. Diversi governi dell'Eurozona, tra cui quello italiano, hanno chiesto maggiore flessibilità sulle regole fiscali - il Patto di stabilità e crescita - per far fronte ai costi di gestione della più grave crisi migratoria dalla Seconda guerra mondiale. "Se un Paese fa uno sforzo straordinario, dev'essergli riconosciuto", ha spiegato Juncker, aggiungendo che "i Paesi che non fanno uno sforzo straordinario o non possono provare (che lo stanno facendo) non godranno di una interpretazione più flessibile del Patto". Juncker non ha detto quali Stati potrebbero beneficiare della maggiore flessibilità. La Commissione sta analizzando i progetti di bilancio per il 2016 degli Stati membri dell'Eurozona e diffonderà i propri pareri entro la fine di novembre. Il governo italiano, che nella legge di Stabilità per sostenere l'economia ha alzato l'obiettivo di deficit del 2016 al 2,2% del Pil dall'1,8% indicato a metà aprile, punta a un ulteriore 0,2% di flessibilità per la cosiddetta clausola migranti. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia