Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 30 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    38.387,65
    +835,49 (+2,22%)
     
  • EUR/USD

    1,0710
    +0,0006 (+0,05%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.339,66
    +285,16 (+0,46%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.436,27
    +21,51 (+1,52%)
     
  • HANG SENG

    17.110,21
    +281,28 (+1,67%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

Ue dice a banche di negoziare derivati all'interno del blocco dopo Brexit

Bandiere dell'Unione europea davanti alla sede della Commissione Ue a Bruxelles

di Huw Jones

LONDRA (Reuters) - Gli istituti di credito dell'Unione europea dovranno utilizzare le piattaforme interne alla Ue per scambiare i derivati a partire da gennaio.

È quanto annunciato dall'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), in una mossa che potrebbe tagliare fuori la City di Londra, primo hub al mondo per lo scambio di derivati.

L'Esma ha stabilito il cosiddetto obbligo di negoziazione della Ue per i derivati da applicare una volta che la Gran Bretagna avrà lasciato definitivamente l'Unione europea il 31 dicembre.

L'autorità Ue ha detto che l'obbligo da applicare a partire da gennaio non cambierà rispetto alle politiche iniziali adottate lo scorso anno. Gli investitori dovranno cioè utilizzare una piattaforma di swap interna al blocco o con sede in un Paese al quale è già stata garantita la valutazione di "equivalenza" o il permesso, come nel caso degli Stati Uniti.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Pertanto le filiali delle banche Ue a Londra si ritroveranno a gestire requisiti discordanti tra Unione europea e Regno Unito relativamente alle piattaforme da utilizzare per negoziare i derivati.

"L'Esma riconosce che tale approccio crea delle sfide per alcune controparti della Ue, in particolare per le filiali delle società di investimento Ue presenti nel Regno Unito", ha detto l'autorità di vigilanza.

"Tuttavia, l'Esma considera che le controparti Ue potranno adempiere agli obblighi del Dto (derivatives trading obligation) negoziando nelle sedi interne alla Ue o in quelle idonee in Paesi terzi, e questa situazione è in primo luogo una conseguenza di come il Regno Unito ha deciso di implementare il Dto".

Il settore dei derivati e il governo britannico hanno chiesto a Bruxelles di garantire l'equivalenza a Londra per evitare uno scontro legato a obblighi di negoziazione discordanti o una soluzione legale "rapida" per aggirare la questione.

A oggi Bruxelles non ha garantito l'equivalenze per il trading dei prodotti derivati.

"Sulla base del quadro legale attuale, e in assenza di una decisione di equivalenza da parte della Commissione europea, l'Esma non vede la possibilità di fornire linee guida differenti", ha concluso l'autorità.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)