Ue, maggior parte europei pensa che governi mancheranno obiettivi climatici - sondaggio Bei
BRUXELLES (Reuters) - La maggior parte dei cittadini dell'Unione europea pensa che il proprio governo non riuscirà a contrastare il cambiamento climatico, che gli europei considerano la più grande sfida che l'umanità dovrà affrontare in questo secolo.
È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei).
Su 27.700 persone intervistate nei 27 Paesi della Ue, il 58% ha dichiarato di ritenere che il proprio Paese non riuscirà a ridurre drasticamente le proprie emissioni di CO2 entro il 2050, secondo l'indagine sul clima della Bei.
La mancanza di fiducia dei cittadini della Ue nelle capacità climatiche dei loro governi è in contrasto con il loro stesso sostegno a politiche più severe.
Nel sondaggio, il 70% degli intervistati della Ue ha detto di sostenere misure che impongono cambiamenti alle abitudini delle persone per limitare le emissioni.
Una netta maggioranza, l'87% degli intervistati, è "completamente" o "in qualche modo" favorevole alla sostituzione dei voli a breve distanza con i treni, mentre il 69% si è detto in favore di una tassa sui prodotti più inquinanti.
"In vista della COP26, queste richieste da parte dei cittadini sono un chiaro segnale per rafforzare i nostri sforzi e accelerare la transizione ecologica", ha detto il vicepresidente della Bei Ambroise Fayolle, riferendosi al vertice sul clima delle Nazioni Unite in Scozia, che inizierà domenica.
Nel frattempo, l'81% dei cittadini della Ue concorda sul fatto che il cambiamento climatico sia la più grande sfida che l'umanità deve affrontare in questo secolo e il 75% ha detto di essere più preoccupato per la crisi climatica rispetto ai propri governi.
Il sondaggio della Bei è stato condotto in agosto e settembre, dopo che incendi devastanti e inondazioni fatali hanno sottolineato le realtà del cambiamento climatico per molti europei.
Gli obiettivi climatici della Ue sono tra i più ambiziosi delle più grandi economie del mondo. Il blocco si è impegnato legalmente ad azzerare le sue emissioni nette entro il 2050 e a ridurle rapidamente in questo decennio.
Questi obiettivi si applicano alle emissioni complessive della Ue, anche se anche alcuni Paesi, tra cui Danimarca, Francia, Germania e Irlanda, hanno fissato obiettivi nazionali di emissioni nette zero.
I responsabili delle politiche europee stanno negoziando nuove misure per raggiungere gli obiettivi climatici, tra cui tasse più alte sui combustibili inquinanti e un nuovo mercato del CO2 - proposte che devono affrontare la resistenza di alcuni Paesi che temono una reazione pubblica alle misure che potrebbero portare a un aumento dei costi per le famiglie.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)