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Ue, ministri Energia discuteranno price cap gas, linee credito emergenza - documento

Fiamme di un fornello a gas in una casa a Nizza, in Francia

BRUXELLES (Reuters) - I ministri dell'Energia degli Stati membri dell'Unione europea discuteranno le opzioni per contenere l'impennata dei prezzi dell'energia, tra cui l'applicazione di un tetto ai prezzi del gas e di linee di credito d'emergenza per gli operatori del mercato energetico, secondo quanto si legge in un documento visto da Reuters.

Nella riunone del 9 settembre, i ministri della Ue discuteranno misure urgenti a livello di blocco per far fronte al rincaro dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, che sta gravando sulle imprese dell'Unione e facendo lievitare le bollette delle famiglie, dopo che la Russia ha limitato le forniture di gas alla regione.

In una bozza del documento, vista da Reuters, si legge che i ministri valuteranno alcune opzioni, tra cui l'imposizione di tetti ai prezzi del gas importato e ai prezzi del gas utilizzato per la produzione di energia elettrica o la rimozione temporanea delle centrali a gas dall'attuale sistema Ue di fissazione dei prezzi dell'elettricità.

I ministri prenderanno in considerazione anche la possibilità di offrire un urgente "sostegno mediante una linea di credito paneuropea" agli operatori del mercato energetico che si trovano di fronte a 'margin call' molto elevate, si legge nel documento redatto dalla Repubblica Ceca, che ha la presidenza di turno della Ue.

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Ieri Finlandia e Svezia hanno annunciato l'intenzione di offrire garanzie di liquidità per miliardi di dollari alle società elettriche, al fine di evitare che requisiti di garanzia molto elevati penalizzino le imprese.

"I requisiti di margine per i contratti futures sono aumentati proporzionalmente all'aumento delle fluttuazioni giornaliere dei prezzi. Questo rende quasi impossibile per un numero sempre maggiore di aziende mantenere aperte le posizioni di copertura, provocando il loro ritiro dai mercati dei futures", si spiega nel documento Ue.

Le utility vendono la maggior parte della loro energia con un anticipo di alcuni anni, per garantire la vendita a un determinato prezzo, sulla base di un accordo che richiede loro di depositare un "margine minimo" in un conto come garanzia nel caso in cui risultino inadempienti prima che l'energia venga prodotta ed entri effettivamente nel mercato.

Una 'margin call' si verifica se i fondi sul conto scendono al di sotto del margine minimo richiesto per un'operazione, costringendo la società a porre garanzie attraverso una quantità maggiore di liquidità. L'aumento dei prezzi dell'energia elettrica in Europa degli ultimi mesi ha innescato le richieste di margini, mettendo a dura prova la liquidità degli operatori di mercato.

Gli acquirenti europei di gas e di energia si preparano a subire ulteriori contraccolpi sui prezzi oggi con la riapertura dei mercati, dopo che la Russia ha comunicato che uno dei suoi principali gasdotti verso l'Europa rimarrà chiuso a tempo indeterminato.

La riduzione dei flussi di gas dalla Russia prima e dopo l'invasione dell'Ucraina a febbraio ha fatto salire i prezzi del gas in Europa di quasi il 400% nell'ultimo anno. Mosca ha attribuito la causa dei disservizi a problemi tecnici.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)