Un imprenditore barese ha fatto successo con una società chiamata 'Skassa Kazz'
Luigi Aseni è un imprenditore barese che ha trovato il successo in Scozia, grazie alle sue capacità gestionali e portandosi dietro una sana goliardia. Infatti la sua carriera nel settore della ristorazione si basa su quattro società con nomi abbastanza irripetibili: Skassa Kazz, Rumba Kazz, Kaka Kazz e Mango Pu Kazz.
Le 4 società di Aseni fanno tutte capo allo stesso indirizzo di Glasgow, in Scozia: 1/2, 6, Nursery Street. Proprio in Scozia Aseni ha trovato la sua dimensione, dopo anni di gavetta. Così ha raccontato a Repubblica il suo fondamentale passaggio migratorio: “Lavoravo in un ufficio di rappresentanze di salumi e formaggi a Molfetta, ben remunerato, ma sentivo la voglia di far altro. Andai in Scozia, per ricominciare come pizzaiolo a due sterline all’ora, e dopo una gavetta fatta per una compagnia di locali notturni e pub ebbi la possibilità di creare il mio primo locale nel 2010, Boteco do Brasil“.
Per cominciare fa come molti imprenditori: chiede un prestito alla banca. La HSBC, inconsapevole dei giochi di parole sulla prima società, crede nel suo progetto e concede il piano. La Camera di Commercio scozzese non mette becco sui nomi, sui quali non ha alcun sospetto, e dà il suo ok. Siamo nel 2010 e nasce Rumba Kazz, la società con la quale apre il locale Boteco do Brasil.
In seguito apre anche le altre tre società, grazie alle quali inaugura due altri locali: Piccolino, un bar all’italiana, e Mango, un discopub latino aperto insieme a un amico. Nel frattempo nel 2018 il Boteco do Brasil viene premiato come pub dell’anno, grazie anche ad alcune ottime iniziative legate alle dirette sportive (mondiali di calcio e rugby). Attualmente il pugliese Aseni, nel 2019 39enne, conta oltre 105 dipendenti nel Regno Unito, e considerando le prime difficoltà è sicuramente un bel viaggiare.
“Children cry, mum is going to buy”, ovvero “Bambini piangete, la mamma ve la compra”, è lo slogan con il quale ha lanciato la sua focaccia a Glasgow, in una fiera sul cibo italiano in quel di George Square.
Tifoso dell’Inter, ha convinto anche buona parte della sua famiglia a trasferirsi a Glasgow, dove è stato adottato dalla comunità di cui ora è pienamente parte. Sua moglie, brasiliana, ha imparato a fare le focacce alla barese. A intervistarlo per primo è stata la celebre giornalista Milena Gabanelli, ma la sua favola continua anche nel 2019.
All’Huffington Post disse: “Quello del nome è stato solo un gioco, una piccola ribellione a tutta la burocrazia che si deve affrontare per aprire un locale: un vero “scassamento di…”. Poi il primo nome ha portato bene e allora ho voluto mantenere lo stesso tono goliardico per le altre. Mi ha chiamato persino il governatore della Regione Puglia: si è voluto complimentare con me per il guizzo di fantasia“.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: