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Una Finestra sull’Europa: Euronext Interessata a Piazza Affari, Chiusura sui Massimi in Europa

Borse europee nuovamente toniche nella seduta di ieri: Piazza Affari ha chiuso ancora una volta in positivo a +0,7%, toccando i massimi dal 2008, con acquisti prevalentemente diretti al settore bancario, protagonista di buone performances in Italia già dalla settimana scorsa.

Lo spread italiano, dopo un avvio poco mosso, è sceso a fine sessione dai 136 punti a 128,9 punti base: si tratta del valore più basso dal mese di Maggio 2008. Di contro, salgono allo 0,98% (contro lo 0,97% stabile degli scorsi giorni) i rendimenti dei titoli decennali italiani.

Nel discorso di ieri, come previsto, il Presidente della Fed Jerome Powell ha espresso i suoi timori rispetto al Coronavirus, parlando di difficoltà attualmente ancora limitate alla Cina, ma che potrebbero riflettersi su tutto il mondo.

La Federal Reserve continuerà a monitorare la situazione, ma è stato precisato che non è attualmente possibile stimare gli effetti economici di medio e lungo periodo dell’epidemia, poiché troppe variabili di rilievo non si sono ancora palesate. Nonostante l’incertezza attuale, secondo quanto dichiarato da Powell gli Stati Uniti avranno comunque tutti gli strumenti per fronteggiare le difficoltà.

Euronext e l’interesse per Piazza Affari

Ieri Euronext, la borsa pan-europea, ha presentato in call conference i risultati finanziari del 2019, con ricavi ed EBITDA in netta crescita grazie alla strategia di diversificazione.

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Il CEO Stéphane Boujinah in questa occasione ha affermato che Euronext (che attualmente riunisce Parigi, Bruxelles, Lisbona, Oslo, Dublino e Amsterdam) potrebbe essere interessata a rilevare la Borsa italiana qualora LSE (London Stock Exchange) decidesse di cederla.

Lo scopo dichiarato resta infatti quello di creare un mercato unico dei capitali legato all’euro ed Euronext sembrerebbe anche interessata alla borsa di Madrid, come testimoniano alcuni incontri con le Autorità locali.

I principali indici europei

Come sopra accennato, il FTSE MIB ha chiuso la sessione di ieri in crescita dello 0,70% a 24.861, mentre il CAC 40 ha mostrato una crescita dello 0,83% a 6104 punti.

Il DAX 30 di Francoforte sfiora invece il +0,90% a quota 13.759 punti, guadagnando terreno dopo i dati incerti sull’economia tedesca e in particolare sul settore manifatturiero.

Ibex 35 e FTSE 100 chiudono invece rispettivamente al +0,58% e +0,47%, con gli accordi per la Brexit ancora in dubbio. Strasburgo chiede infatti regole comuni per un accordo zero dazi con il Regno Unito che possa proteggere l’integrità del mercato unico.

Il petrolio torna a salire

Il prezzo del petrolio è tornato a salire nonostante la minaccia del Coronavirus e nonostante il taglio della stima sulla domanda da parte dell’Opec.

Nel dettaglio, il Brent per aprile si aggira adesso intorno ai 55,10 dollari mentre il future di marzo sul Wti è salito dell’1,48% a 50,68 dollari. A riguardo, si segnala che le scorte americane sono aumentate oltre le previsioni, a circa 442.468 milioni di unità.

L’oro è invece rimasto debole e continua a mantenersi in uno scenario di rischio causato in parte dal Coronavirus e dall’assenza di una risposta chiara da parte della Fed e della BCE.

Il calendario economico dell’Eurozona

Nella giornata di oggi, il calendario economico si concentrerà sui dati dell’inflazione in Germania e USA e sul livello di occupazione in Francia. In mattinata giungeranno anche i dati sulla bilancia commerciale dei Paesi Bassi.

Domani, nella giornata di San Valentino, toccherà ai dati sulla crescita del PIL nell’Eurozona, ai dati sull’occupazione e alla bilancia commerciale dell’Area Euro e italiana.

This article was originally posted on FX Empire

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