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Una Finestra sull’Europa: ieri Borse in Crescita, ma la Decisione della Corte tedesca fa alzare lo Spread

Nella giornata di ieri si è assistito a un nuovo rialzo del petrolio, sia per il Wti che per il Brent, per la quinta seduta di fila dopo il crollo delle settimane scorse.

L’andamento del greggio ha spinto anche le borse in Europa, con i titoli petroliferi in vetta. Così, anche Piazza Affari ha chiuso finalmente in positivo dopo le ultime sessioni poco felici.

Lo spread BTp Bund ha invece raggiunto i 250 punti per poi fermarsi a 248 punti, frenando i principali titoli bancari di Milano.

I principali indici europei

Nella giornata di ieri il FTSE Mib è riuscito a chiudere, dopo una seduta alquanto volatile, in crescita del +2,06%.

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Come detto, hanno goduto del rally del petrolio diversi titoli petroliferi, come Prysmian ed Eni in prima linea.

Buono anche l’andamento in Europa del DAX 30, che ancora una volta mostra una variazione percentuale molto simile a quella di Piazza Affari, pari al +2,51% nella seduta di ieri.

Il CAC 40 ha chiuso invece tagliato il traguardo con una crescita del +2,40%, mentre il rialzo di Madrid è stato più timido, pari al +1,1%.

La Corte tedesca e le competenze della BCE

Ha fatto discutere ieri la notizia dell’ultimatum della Corte tedesca alla Banca Centrale Europea, che ha chiesto di dimostrare che gli obiettivi del programma di acquisto titoli non siano sproporzionati rispetto agli effetti di politica economica e fiscale risultanti.

In altri termini, secondo la Corte vi è la possibilità che i programmi di acquisti non rientrino nelle competenze della Banca Centrale, e che dunque non possano trovare applicazione in Germania.

Per questa ragione, la Corte ha chiesto alla BCE di giustificare con precisione e chiarezza il Quantitative Easing stabilito; si dovrà valutare quindi la proporzionalità delle misure adottate per l’Europa, più che il mero rispetto del Trattato contro la monetizzazione dei debiti pubblici.

La BCE ha comunicato che analizzerà la nota della Corte tedesca e risponderà ufficialmente al momento opportuno, mentre lo spread è già salito a causa dell’incertezza degli investitori.

A cercare di rassicurare gli italiani ci ha pensato il Ministro Gualtieri che parla di una decisione senza conseguenze pratiche, che non impatterà in alcun modo sulle misure di politica monetaria già decise per contrastare l’emergenza Coronavirus.

Petrolio ancora in salita

Complice anche l’allentamento del lockdown in tutto il mondo, il petrolio sta continuando a correre dopo il collasso delle scorse settimane. Nella serata di ieri, il WTi è stato scambiato a 24,5 dollari al barile e il Brent si è portato nuovamente sopra i 30 dollari al barile.

A trainare il prezzo del greggio sono state le nuove attese sul rafforzamento della domanda e l’ottimismo per i tagli della produzione.

In particolare, è stato rilevato un incremento della domanda negli Stati Uniti, mentre anche Norvegia e Canada hanno ridotto la loro produzione, seguendo i tagli dell’OPEC entrati in vigore proprio a inizio mese, e che evidentemente hanno già trovato il favore del mercato in Europa.

Il Calendario Economico per l’Europa

Oggi si attendono i dati sugli ordini alle fabbriche tedesche, stimati in contrazione di oltre il 10% a Marzo. Nella seconda metà della mattinata si conosceranno invece i dati sulle vendite al dettaglio in Europa.

Domani saranno invece numerosi i market movers per l’economia francese, con i dati sulle esportazioni e importazioni, sugli investimenti e sulla produzione industriale.

Anche la Germania rivelerà i numeri della sua produzione industriale, mentre in Italia si attendono i dati sulle vendite al dettaglio su base mensile a Marzo.

Infine, venerdì sarà il turno del saldo della bilancia commerciale tedesca e della produzione industriale spagnola.

This article was originally posted on FX Empire

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