Una Finestra sull’Europa: Nuovo Record per l’Oro Sopra i 2000 Dollari l’Oncia
Nella giornata di ieri, caratterizzata da un nuovo rimbalzo dell’oro, le borse hanno chiuso con risultati molto eterogenei, prevalentemente a causa degli appuntamenti con i bilanci trimestrali in numerosi settori.
Piazza Affari è riuscita a chiudere in rialzo grazie a TIM e Intesa Sanpaolo, mentre l’indice di Francoforte non è riuscito a tornare in pareggio dopo il crollo registrato in mattinata.
Lo spread Btp-Bund è sceso nuovamente ai valori della settimana scorsa, a quota 155 punti, mentre l’euro ha continuato a consolidarsi intorno a quota 1,18 dollari.
Superato il livello di 1,18, non è da escludere che l’euro possa già puntare al target di 1,19 se la Federal Reserve non interverrà ulteriormente negli USA.
I principali indici europei
Come accennato, il FTSE MIB di Piazza Affari è riuscito a chiudere la seduta in buon rialzo, a quota 19613 punti (+1,21%) grazie agli utili di Intesa Sanpaolo che ha fatto impennare l’andamento dei titoli del settore bancario.
Al contrario, a Francoforte hanno pesato i risultati trimestrali del Gruppo Bayer, che ha presentato una perdita netta di 9,5 miliardi di euro. Così, il DAX30 ha chiuso in lieve calo del -0,36%.
Variazione solo leggermente positiva per il CAC40 di Parigi, in crescita del +0,28%, e per l’Ibex-35, che dopo una sessione molto volatile ha chiuso a quota +0,67%, tornando nuovamente sopra i 7000 punti ma ancora lontano dai valori di metà Luglio 2020.
Petrolio stabile, ancora dubbi sulla domanda. Oro sopra i 2000 dollari.
Nella serata di ieri il prezzo del petrolio ha continuato a crescere, dopo la seduta precedente poco movimentata. Il greggio WTI è tornato intorno ai 41,7 dollari al barile, mentre il Brent si sta avvicinando a quota 44,5 dollari al barile.
La ripresa del petrolio resta ancora minacciata dalle incertezze relative alla domanda. Ad esempio, secondo IMF la domanda globale di petrolio a livello annuale nel 2020 potrebbe dimostrarsi inferiore dell’8% circa rispetto all’anno precedente, con un impatto molto rilevante soprattutto per alcune economie in cui la risorsa rappresenta fino al 7% del PIL.
Nella giornata di ieri, continuando la sua corsa ai ritmi della settimana scorsa, l’oro ha infranto la sua nuova resistenza portandosi oltre i 2000 dollari l’oncia.
Adesso, non è da escludere che il prezzo del metallo prezioso possa continuare a crescere a ritmo sostenuto fino a raggiungere anche i 2100 dollari l’oncia sfruttando la debolezza della moneta statunitense.
Il Calendario Economico dell’Eurozona
Oggi sarà una giornata ricca di market movers, con gli indici PMI Composite in Italia, Francia e Germania, attesi in sensibile aumento, e i dati sulle vendite al dettaglio in Europa.
Attenzione rivolta anche sull’indice di fiducia dei consumatori spagnoli, dopo il nuovo picco di contagi da Coronavirus, e sull’asta dei Bobl tedeschi a 5 anni.
Numerosi dati anche dagli USA, come quelli sulle scorte di petrolio greggio, sul saldo della bilancia commerciale e sulla variazione dell’occupazione agricola.
Domani sarà invece il turno degli ordini alle fabbriche tedesche e della produzione industriale italiana, a cui seguiranno le aste degli OAT e BTAN francesi e dei bonos spagnoli a diversa scadenza.
Occhi puntati anche sul Regno Unito, con il report della Bank of England ed eventuali novità sul Quantitative Easing e sui tassi d’interesse.
Infine, la settimana dei mercati si chiuderà Venerdì 7 Agosto 2020 con numerosi market movers. Si inizia nella prima mattinata con la produzione industriale e il saldo della bilancia commerciale in Germania e in Francia. Anche l’Italia attenderà i dati sulla bilancia commerciale, dopo il disastroso calo delle esportazioni.
Per un’occhiata a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.
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