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Una Finestra sull’Europa: PIL UK a Crescita Zero, Oggi i Dati sulla Produzione Industriale nell’Eurozona

A Milano Piazza Affari ha confermato ieri il suo rialzo di inizio settimana, guadagnando lo 0,74% a quota 24.688 punti. Buone ieri anche le performances degli altri indici europei, che come sempre verranno analizzate nel dettaglio più avanti.

Ieri è stato collocato un nuovo BTp benchmark a 15 anni che ha riscosso una domanda di oltre 50 miliardi di euro. Gli altri BTp sul mercato secondario hanno invece subito moderate vendite come anche gli altri titoli europei, ma si attendono adesso le aste di domani e giovedì per la collocazione di 6 miliardi di BoT a 12 mesi a tassi negativi e un massimo 5 miliardi di BTp a 3 e 7 anni.

Oltreoceano, risuonano le parole pronunciate ieri da Powell, il numero uno della FED, che si è riferito al Coronavirus come a una potenziale minaccia per l’economia nel lungo periodo.

Se nel 2019 l’economia statunitense è apparsa resiliente agli ostacoli globali, adesso il Coronavirus potrebbe, ritiene Powell, generare dei disordini in Cina di portata ancora poco prevedibile, con ripercussioni sul resto dell’economia globale.

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Per il momento la Banca Centrale USA si limita a monitorare la situazione: come noto infatti la Fed ha deciso di lasciare i tassi di interesse nell’intervallo compreso tra l’1,5% e l’1,75% per favorire l’espansione.

I principali indici europei

Come sopra accennato, il FTSE MIB ha chiuso in rialzo, con FCA in testa (+1,24% a fine sessione) seguita da Cnh e Ferrari; crolla del -5,61% Fineco, mentre Moncler cede il -2,72%.

Il DAX 30 tedesco ha chiuso a 13.627 punti (+0,99%) mantenendo una performance piuttosto stabile nell’arco della giornata. Quanto al CAC 40, l’indice francese ha chiuso al +0,65% a quota 6.054 punti, accumulando in appena una settimana un aumento del 2,02%.

Buono anche l’Ibex di Madrid a +0,68% e il FTSE 100 che ha chiuso in positivo del +0,71%, nonostante i dati economici presentati.

PIL del Regno Unito a crescita zero e investimenti ridotti

La task-force dell’Unione Europea ha dichiarato di essere pronta ad avviare i negoziati con il Regno Unito per la nuova partnership post-Brexit.

I dati pubblicati ieri sulla Gran Bretagna mostrano una produzione industriale in calo dell’1,8%, rispetto al -2,5% del periodo precedente (ancora una volta, a pesare è l’automotive) e un PIL a crescita zero, a causa del rallentamento dell’economia nell’ultimo trimestre dell’anno scorso.

Inoltre, nel Regno Unito si sono ridotti gli investimenti delle aziende dell’1% circa nell’ultimo trimestre, prevalentemente a causa dell’incertezza sulla Brexit e della guerra commerciale tra USA e Cina; la produzione nel settore dei servizi è rimasta pressoché stabile, crescendo di appena lo 0,1%.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Per la giornata di oggi gli occhi dell’Europa e non solo sono puntati sulla Germania, uscita già indebolita dopo la pubblicazione dei dati della produzione industriale. Si attende infatti l’indice dei prezzi al consumo, stimato in linea con le precedenti rilevazioni.

Inoltre, oggi verranno rivelati i dati sulla produzione industriale su base mensile e annuale in Europa, mentre negli Stati Uniti si terrà il discorso di Patrick Harker, Presidente della Fed, che potrebbe tornare a discutere sulle motivazioni dietro la scelta di mantenere stabili i tassi di interesse.

Domani il calendario economico si concentrerà invece sui dati dell’inflazione in Germania e USA e sul livello di occupazione in Francia.

This article was originally posted on FX Empire

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