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Una Finestra sull’Europa: Storica Caduta Libera del Petrolio a -37 dollari. Stamattina WTI sopra lo zero

La nuova settimana si è aperta con un duro colpo al petrolio: il greggio è crollato al suo minimo storico, sotto i 2 dollari al barile nel tardo pomeriggio e poi in negativo.

Si tratta di un collasso senza precedenti nella storia,  particolarmente rapido considerando che nella mattinata di ieri il WTI si trovava sotto i 15 dollari al barile e che ha poi infranto ogni supporto, in caduta libera ai valori minimi dal dopoguerra e giù fino a -37,6 dollari al barile.

Il crollo ha pesato anche sulle borse europee, insieme alla già nota irrequietezza degli investitori di fronte alle misure da adottare a livello comunitario.

Dopo una seduta molto volatile, Piazza Affari è riuscita a chiudere in territorio positivo, ma lo Spread BTp Bund è salito nuovamente a 242 punti. Il rendimento del decennale benchmark è salito vicino alla soglia del 2%, ai massimi dell’ultimo mese.

I principali indici europei

Il FTSE MIB di Piazza Affari ha attraversato una giornata particolarmente volatile, con dei minimi nel primo pomeriggio e un rapido recupero che ha permesso all’indice di chiudere in lievissimo rialzo dello 0,051%.

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Meglio il CAC 40 di Parigi, con un aumento dello 0,6%, mentre il DAX30 recupera in chiusura il +0,47% dopo esser crollato intorno ai 10.450 punti. A pesare, ieri, è stata una dichiarazione della Bundesbank che parla di una drammatica recessione all’orizzonte per l’economia tedesca.

Meno bene l’Ibex-35 di Madrid, in rosso del -0,64%.

Surplus di 23 miliardi di euro per la bilancia commerciale dell’UE

Secondo le rilevazioni di Eurostat, a Febbraio 2020 l’UE ha registrato un surplus di 23 miliardi di euro nella sua bilancia commerciale, rispetto ai 18,5 miliardi dell’anno precedente.

Le esportazioni hanno raggiunto quota 189,5 miliardi di euro (+1,6%) mentre le importazioni sono scese a 166,3 miliardi (-1%). Scivola a 161,5 miliardi di euro, invece, l’interscambio commerciale all’interno dell’Eurozona (-0,6%).

Crescono, nelle esportazioni, i comparti food & drink e chimici, mentre si sono contratte le vendite di prodotti energetici, macchinari, veicoli e altri prodotti manifatturieri.

Rispetto all’anno scorso, sono decollate le esportazioni verso la Turchia (+20%) mentre si sono seriamente contratte, come naturale, quelle verso il Regno Unito (-11,5%).

Petrolio in caduta libera

In una giornata senza precedenti nella storia, il petrolio è arrivato a valere meno di zero, con un drammatico e raro sovvertimento dei più basilari principi di domanda e offerta: ieri in tarda serata, chi voleva vendere i barili di petrolio in eccesso pagava i compratori pur di liberarsi della risorsa.

Il crollo ha raggiunto quota -37 dollari al barile (per consegna a maggio) nel giro di poche ore, a causa di una grave saturazione delle scorte e del crollo della domanda a partire dall’Asia e, in generale, a livello globale a causa del Coronavirus.

Attualmente, il WTI è tornato positivo, al prezzo di 1,5 dollari al barile (con un incremento del 104% rispetto alla chiusura) e il Brent resta a 25,41 dollari al barile.

Il calendario economico in Europa

Oggi si attende l’indice ZEW sulle condizioni dell’economia tedesca oltre all’indice del Sentiment nell’intera Eurozona.

Domani arriveranno invece i dati sulle vendite industriali italiane e l’indice sulla Fiducia dei Consumatori ad Aprile, che secondo alcuni analisti potrebbe crollare anche fino a -20, dopo il -11,6 della rilevazione precedente.

Sempre domani, si attende anche l’indice dei prezzi al consumo e dei prezzi di produzione in Gran Bretagna.

Giovedì 23 Aprile, si terrà la quarta riunione del Consiglio Europeo, ma ci sarà spazio anche per l’indice PMI manifatturiero e l’indice composito dei servizi nell’Eurogruppo, attesi entrambi in calo rispetto al mese precedente.

Inoltre, si attende in mattinata il saldo della bilancia commerciale italiana non-UE.

Infine, nella giornata di Venerdì 24 Aprile, saranno resi noti l’indice della fiducia dei consumatori italiani e l’indice IFO sulla fiducia delle aziende tedesche.

This article was originally posted on FX Empire

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