Unicredit: i soci valutano la sostituzione di Ghizzoni?
Secondo il sito di gossip finanziario Dagospia i soci di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) starebbero valutando la sostituzione di Ghizzoni con l’attuale CEO di Lloyds.
Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) motivazioni alla base del cambio sarebbero legate ai rischi potenziali sostenuti con l’aumento di capitale di Banca Popolare di Vicenza e al mancato closing della cessione di Pioneer (Other OTC: PNCOY - notizie) .
Su quest’ultimo punto durante una presentazione nei giorni scorsi il CFO della banca era sembrato scettico sulle chance di successo dell’operazione, i cui benefici sono già inclusi nel Common Equity Tier 1 ratio di 10,9% di fine anno. Equita SIM segnala che al netto della cessione di Pioneer e tenendo conto del contributo al fondo Atlante, il CET1 di Unicredit sarebbe quindi del 10,5%, appena sopra il 10,25% richiesto dalle Autorità.
Un eventuale cambio di top management sarebbe secondo gli analisti propedeutico ad un aumento di capitale: in base ai loro calcoli sarebbero necessari 5 miliardi di euro per riportare il Common Equity Tier 1 al 12% e il ROTE 2016 dal 6% al 5%.
Non cambia intanto la strategia suggerita dalla SIM milanese che consiglia di mantenere Unicredit in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 5,5 euro.
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