Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 34 minutes
  • FTSE MIB

    33.877,95
    -3,55 (-0,01%)
     
  • Dow Jones

    37.980,99
    +205,61 (+0,54%)
     
  • Nasdaq

    15.490,47
    -111,03 (-0,71%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,12
    +0,39 (+0,47%)
     
  • Bitcoin EUR

    60.582,77
    +1.133,39 (+1,91%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.369,79
    +57,17 (+4,56%)
     
  • Oro

    2.405,20
    +7,20 (+0,30%)
     
  • EUR/USD

    1,0675
    +0,0028 (+0,27%)
     
  • S&P 500

    5.005,26
    -5,86 (-0,12%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,82
    -17,75 (-0,36%)
     
  • EUR/GBP

    0,8579
    +0,0024 (+0,28%)
     
  • EUR/CHF

    0,9706
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4651
    +0,0001 (+0,01%)
     

Unicredit in recupero dopo il crollo. Gli analisti restano buy

A Piazza Affari l'attenzione continua a rimanere alta su Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che senza dubbio è un sorvegliato speciale tra i bancari, visto l'aumento di capitale partito ieri. Il titolo, dopo aver ceduto quasi sette punti percentuali in avvio di settimana, quest'oggi ha inizialmente perso terreno, scendendo a segnare un minimo intraday a 12,02 euro, salvo poi risalire la china e invertire la rotta.

Negli ultimi minuti Uncredit, che mette a segno la migliore performance nel settore bancario, sovraperformando l'indice di riferimento, viene scambiato a 12,38 euro, con un progresso dell'1,39% e quasi 20 milioni di titoli transitati sul mercato fino ad ora.

Si muovono in positivo anche i diritti che mettono a segno un progresso del 3,5% a 10,96 euro, seguendo la stessa direzione delle azioni, in linea con quanto accaduto nella giornata di ieri, quando entrambi sono stati colpiti dalle vendite.
Come spiegato da alcuni operatori, azioni e diritti sono allineati e di fatto non conviene alcun arbitraggio visto che il valore è equamente diviso tra azioni e diritti.

Del Vecchio verso adesione ad aumento, Caltagirone (Milano: CALT.MI - notizie) indeciso

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Secondo quanto riferito dalla stampa, il patron di Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) , Leonardo Del Vecchio, pare intenzionato a sottoscrivere l'aumento di capitale da 13 miliardi di euro, mentre Caltagirone starebbe ancora riflettendo.
Ricordiamo che l'operazione sarà realizzata tramite l'offerta di un massimo di 1,6 miliardi di azioni ordinarie nel rapporto di 13 nuove azioni ogni 5 titoli ordinari e/o di risparmio posseduti, al prezzo unitario di 8,09 euro.
L'operazione si concluderà il 23 febbraio e i diritti relativi all'aumento di capitale saranno quotati fino al 17 febbraio.

I broker confermano la strategia bullish sul titolo

Da ieri il titolo tratta al prezzo teorico post stacco del diritto e in attesa di vedere come si concluderà la ricapitalizzazione diverse banche d'affari hanno confermato una view positiva su Unicredit.
E' il caso di Banca Akros che proprio ieri ha ribadito la raccomandazione "buy" sul titolo, con un prezzo obiettivo aggiornato da 32 a 18,8 euro, per tenere conto delle condizioni relative all'aumento di capitale partito ieri.

A rettificare il target price sono stati anche i colleghi di Icbpi che lo hanno modificato da 29 a 14,5 euro, con una strategia invariata a "buy". La conferma giunge in attesa dei risultati dell'esercizio 2016 che saranno diffusi da Unicredit giovedì e della revisione della valutazione post aumento di capitale.

Un'indicazione positiva per il titolo è arrivata non più tardi di ieri da Equita SIM che ha rinnovato l'invito all'acquisto con un fair value modificato da 34,9 a 16,4 euro per lo stacco dei diritti relativi all'aumento di capitale.
Gli analisti si sono soffermati ieri sull'accordo raggiunto da Unicredit con le organizzazioni sindacali italiane per la riduzione di 3.900 posti di lavoro, come previsto dal pian industriale.
Secondo la SIM milanse l'accordo prevede di aumentare la visibilità nel processo relativo al taglio dei costi del gruppo che, insieme al completamento del processo di derisking, dovrebbe tradursi in un rerating dei multipli.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online