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Unicredit: nuovo AD cercasi

AAA Amministratore delegato cercasi. Si potrebbe sintetizzare in questo modo l’impasse che sta attraversando Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) , alla ricerca di un manager che dovrebbe prendere il posto di Federico Ghizzoni. Al momento però, la scelta del nuovo numero uno del gruppo potrebbe non essere così rapida e repentina come il mercato vorrebbe.

Giuseppe Vita, presidente di Unicredit, ha affermato, nei giorni scorsi, che per il nuovo amministratore delegato bisognerà attendere almeno la fine di luglio. Il gruppo starebbe valutando sia figure interne che esterne alla stessa società. Con il consulente Egon Zehnder è stato individuato il profilo ricercato che dovrà avere almeno dieci anni di esperienza in un contesto simile a quello di Unicredit, conoscere bene la complessità del contesto regolamentare attuale e dovrà avere un profilo internazionale.

In attesa della scelta del numero uno dell’istituto, il consiglio di Amministrazione di UniCredit - previo parere favorevole del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination - ha cooptato, lo scorso 9 giugno, in sostituzione dell'Amministratore dimissionario sig.ra Jung, quale Consigliere (non esecutivo) della Società, il Sig (Londra: SHI.L - notizie) . Sergio Balbinot, attualmente membro del Board of Management di Allianz SE (Londra: 0M6S.L - notizie) e Vice Presidente di Allianz S.p.A..

Il Sig. Balbinot ha dichiarato di essere:

ANNUNCIO PUBBLICITARIO
  • non indipendente ai sensi dello Statuto sociale di UniCredit e del Codice di Autodisciplina delle società quotate

  • indipendente ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo la Consob ha reso noto intanto che il fondo americano Blackrock (Xetra: 1005182.DE - notizie) è salito al 5,119% di Unicredit, diventando, in questo modo, il secondo maggiore azionista dopo il fondo Aabar (fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti) che ha in mano il 6,501%.

Senza dubbio, comunque, l’attenzione degli investitori si è concentrata sul report di Morgan Stanley Research, che affronta il tema del rischio di un aumento di capitale da parte delle banca italiana. Stando al documento, Unicredit potrebbe riuscire a evitare un processo di ricapitalizzazione, cedendo alcuni suoi asset, finalizzando la joint-venture tra Pioneer (Other OTC: PNCOY - notizie) e Santander Asset Management e uscendo dalla lista delle banche a rilevanza sistemica, come G-SIB. Proprio alcune indiscrezioni di stampa hanno rivelato di recente che Unicredit starebbe riconsiderando la sua partecipazione in FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) e le quote in Polonia e in Turchia. Ma non c’è stata alcuna conferma dall’istituto di credito sui diversi rumor che girano nelle sale operative.

Emissione benchmark

UniCredit (rating emittente Baa1/BBB-/BBB+) ha lanciato, a fine maggio, una nuova emissione benchmark subordinata della tipologia "Tier 2" con scadenza a gennaio 2027 (rimborsabile anticipatamente dopo cinque anni e sette mesi) e importo pari a 750 milioni di Euro.

Il prestito paga per i primi 5 anni e mezzo una cedola del 4,375% e ha un prezzo di emissione pari a 100,00%, equivalente ad uno spread di 431,6 bps sopra il tasso swap di pari scadenza. Qualora l'emittente decidesse di non esercitare l'opzione call, il tasso per il successivo periodo fino alla scadenza verrebbe rideterminato sulla base del tasso swap a 5 anni alla fine del quinto anno e mezzo, aumentato dello spread iniziale.

UniCredit Bank AG, BofA Merrill Lynch, Credit Agricole (Swiss: ACA.SW - notizie) , Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie) , ING e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) hanno curato il collocamento ricoprendo il ruolo di joint bookrunner.

L'operazione ha visto una forte partecipazione di oltre 150 investitori istituzionali (in prevalenza fondi con quasi il 90% dell'allocazione finale) e ordini per oltre 1,5 miliardi di euro con la seguente ripartizione geografica: Regno Unito/Irlanda (ca 57%), Italia (ca 20%), seguite da Francia (ca 11%) e Svizzera (ca 4%).

Il titolo, che fa parte del Programma di Euro Medium Term Notes dell'emittente, in ragione dello status subordinato ha i seguenti rating attesi: Ba1 (Moody's) / BB (S&P) / BBB (Fitch). Il bond sarà computato nel patrimonio supplementare di UniCredit contribuendo al Total Capital Ratio. La quotazione avverrà presso la Borsa di Lussemburgo.

Autore: Forexlibero.com Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online