Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 9 minutes
  • Dow Jones

    38.503,69
    +263,71 (+0,69%)
     
  • Nasdaq

    15.696,64
    +245,33 (+1,59%)
     
  • Nikkei 225

    38.368,06
    +815,90 (+2,17%)
     
  • EUR/USD

    1,0709
    +0,0005 (+0,04%)
     
  • Bitcoin EUR

    62.563,86
    +602,90 (+0,97%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.435,99
    +21,23 (+1,50%)
     
  • HANG SENG

    17.110,21
    +281,28 (+1,67%)
     
  • S&P 500

    5.070,55
    +59,95 (+1,20%)
     

UniCredit pronta a valutare M&A Commerz se colloqui Deutsche falliscono

di John O'Donnell e Tom Sims e Gianluca Semeraro

MILANO/FRANCOFORTE (Reuters) - UniCredit è pronta a esplorare la possibilità di una fusione con Commerzbank qualora i colloqui tra la banca tedesca e Deutsche Bank, iniziati sotto la spinta del governo del paese, non avessero successo.

Lo riferiscono due fonti vicine alla situazione, confermando quanto riportato dal Financial Times.

Secondo il quotidiano britannico UniCredit sta preparando un'offerta multi-miliardaria per Commerzbank le cui trattative per una fusione con Deutsche Bank starebbero incontrando delle difficoltà dopo aver sollevato numerose perplessità nei sindacati per i riflessi occupazionali, ma anche nelle autorità di vigilanza.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Le fonti riferiscono a Reuters che UniCredit non ha intenzione di mettersi di traverso rispetto ai colloqui tra Commerz e Deutsche, sollecitati dal governo tedesco. La banca italiana è attualmente focalizzata sul suo piano di turnaround che si chiude quest'anno e che è basato sulla crescita organica. Il nuovo piano sarà presentato a Londra il 3 dicembre.

Qualsiasi combinazione con Unicredit sarebbe basata in Germania. Ciò consentirebbe di beneficiare dello status di banca tedesca ai fini del funding, spiega una fonte qualificata vicina alla situazione. UniCredit manterrebbe anche una banca italiana per non entrare in conflitto con la politica italiana.

UniCredit ha, ai prezzi attuali, una capitalizzazione intorno ai 27 miliardi di euro, mentre Commerz vale circa 9 miliardi.

I rumors su una possibile fusione tra UniCredit e Commerz non sono nuovi. Circa un anno e mezzo fa, alcune fonti rivelarono a Reuters la segnalazione fatta dal CEO Jean Pierre Mustier al governo tedesco dell'interesse per una combinazione con Commerz, in cui Berlino è presente con il 15%. Il gruppo italiano aveva successivamente smentito di essere interessata alla banca tedesca.

I nuovi rumors arrivano il giorno dopo la notizia che Deutsche e Commerz sono divise sui tempi dei colloqui sulla loro fusione. Commerzbank vorrebbe sapere a breve se il negoziato sia destinato a intensificarsi o meno, mentre Deutsche Bank vorrebbe avere più tempo.

L'interesse di UniCredit potrebbe quindi imprimere un'accelerazione ai colloqui.

In mattinata una fonte vicina alla situazione ha riferito che i colloqui tra Deutsche e Commerz stanno proseguendo bene e che le due banche concordano che, se riusciranno a fare una fusione, lo faranno "in modo appropriato".

Il consiglio di amministrazione di Commerzbank deve decidere il 9 aprile se imprimere una accelerazione ai contatti con Deutsche Bank o ritirarsi, ha scritto mercoledì il settimanale finanziario tedesco Wirtschaftswoche.

Nello stesso giorno è in agenda un Cda di UniCredit, una riunione preparatoria in vista dell'assemblea di bilancio dell'11 aprile.

Gli analisti al momento sono piuttosto scettici: "sebbene nulla possa essere escluso, continuiamo a vedere basse probabilità di successo per M&A cross border a larga scala a causa dei rischi di esecuzione e del contesto regolatorio non favorevole", scrivono gli esperti di Jefferies nel daily.

Un primario broker italiano sottolinea anche l'aumento del profilo di rischio del gruppo a seguito di un'operazione di questo tipo "con ciò che ne consegue in termini di richieste di buffer di capitale aggiuntivo da parte del regolatore per tenere conto della qualità di global Sifi del nuovo gruppo".

A Milano UniCredit cede 1,21% a 12,042 euro con volumi nella norma. Commerz a Francoforte sale del 2,89% a 7,411 euro.

Gli azionisti di UniCredit sono per ora alla finestra: Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, azionista all'1,8%, ha detto lo scorso gennaio di aspettarsi un'operazione internazionale da parte di Mustier e ha espresso l'auspicio che nel nuovo piano ci sia la valutazione di un deal internazionale.

Lunedì Giacomo Campora, AD della divisione italiana di Allianz, azionista con circa l'1% di Unicredit, ha detto a Reuters di avere la massima fiducia nelle scelte di Mustier e che qualunque operazione cross-border deve essere fatta per creare valore per tutti gli stakeholder.

((Hanno collaborato Gaurika Juneja da Bengaluru, Andreas Framke, Christoph Steitz e Hans Seidenstuecker da Francoforte))

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia