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Unicredit sale: per Goldman è Buy e in Convinction List

In una mattinata difficile per la borsa italiana in particolare e i mercati europei in generale, il titolo Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) sfrutta la promozione di Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) che permette al titolo di registrare un'avanzata sul Ftse Mib pari a +0,57% poco dopo le 14.

La promozione di Goldman Sachs

Goldman Sachs non ha dubbi: Unicredit è un titolo Buy, tanto da essere inserita nella sua Convinction List con un rialzo che investe anche il target price arrivato a 3,8 euro dai precedenti 3,5 fissati all’inizio di luglio. I motivi alla base della scelta sono diversi: la banca italiana, infatti, ha recentemente lanciato una generale revisione sul fronte delle strategie da attuare, ha dato il via a un’ottimizzazione del capitale oltre a una serie di dismissioni non strategiche mirate. Tutte iniziative che permetteranno il miglioramento dell’efficienza come dichiarato dal nuovo CEO Mustier. In particolare le ultime mosse di Unicredit la vedono impegnata nella vendita di Pioneer con un'operazione del costo orientativo di 3 miliardi di euro.

I numeri previsti per Unicredit

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In realtà ci potrebbe essere un effetto diluizione nel breve termine che, però potrebbe essere facilmente compensato dagli effetti positivi dei risparmi sui costi. Per questo da Goldman Sachs partono con i consigli per gli acquisti: attraverso la strategia del nuovo Ceo, improntata sulle cessioni e l’ottimizzazione delle risorse si potranno facilmente attenuare le pressioni sui costi. L’analisi dello scenario fatta da Goldman prevede uno scenario in cui Unicredit si troverebbe a dover raccogliere 9,2 miliardi di capitale in più per sostenere un miglioramento del suo CET1 al 12%.

Ma le considerazione sulla raccolta di capitali va anche oltre visto che, pur se si riuscirre a centrare il target dei 9 miliardi di euro la valutazione sul mercato del titolo resterebbe ai minimi di 6,8 volte il multiplo prezzo/utile per il 2017. Inoltre la diluizione dell’utile per azione già citata potrebbe essere diminuita notevolmente facendo scendere le azioni a 5,4-6,5 volte il p/e previsto per il 2017.

I precedenti

Da specificare, al di là dell’analisi di Goldman, che fonti Reuters confermano come nelle ultime trimestrali Unicredit abbia battuto le attese sugli utili netti ma deluso sul fronte del Cet1 full loaded in calo a fine giugno al 10,33% contro il 10,85% di fine marzo. Sempre Goldman Sachs aveva individuato già da luglio i catalizzatori che avrebbero monopolizzato l'attenzione degli esperti. Nello specifico il focus si era indirizzato già da allora sia sull'azione del nuovo Ceo Mustier che avrebbe potenziato le strategie per il miglioramento dei costi, con un'azione il cui margine era già da allora definito ampio e che comprendeva una valorizzazione degli asset in portafoglio, sia su una copertura dei NPE, cioè il cosidetto gruppo dei non-performing exposures (NPE) ovvero le posizioni debitorie scadute da oltre 90 giorni o il cui rimborso appare molto improbabile.

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