Unicredit volatile. Gli analisti commentano gli ultimi rumors

In linea con quanto accaduto al Ftse Mib, anche Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) quest'oggi ha vissuto una mattinata a due facce. Dopo aver chiuso la sessione di ieri con un calo di circa un punto e mezzo percentuale, quest'oggi il titolo ha avviato gli scambi in salita e ha mostrato inizialmente una forte vivacità, tanto da arrivare a segnare un massimo intraday a 2,992 euro, con un rally di oltre quattro percentuali.
Un entusiasmo che però è rapidamente scemato tanto che Unicredit è arrivato ad azzerare i guadagni e a scivolare in territorio negativo. Negli ultimi minuti il titolo passa di mano a poca distanza dai minimi intraday a 2,828 euro, con un calo dell'1,46% e volumi di scambio molto sostenuti visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 98 milioni di azioni, già al di sopra della media giornaliera degli ultimi tre mesi.

Rumors su cambio al vertice e aumento di capitale

A catalizzare l'attenzione su Unicredit sono le indicazioni di stampa che parlano di un summit tra i grandi soci tenutosi ieri nel pomeriggio, nel quale si è discusso della possibilità di un riassetto del Board che potrebbe portare anche ad un cambio dell'attuale AD.

Secondo la stampa la riunione si sarebbe conclusa con un mandato esplorativo al presidente Giuseppe Vita, sebbene sia improbabile che si approdi ad una soluzione nel breve. I soci mirano a far quadrare il cerchio in estate e fino ad allora si valuteranno i potenziali candidati e l'eventuale necessità di un aumento di capitale, ipotesi smentita a più riprese fino ad ora dall'attuale AD Ghizzoni.

Il mercato da una parte ha accolto con favore i rumors relativi al possibile cambio al vertice, visto che ciò darebbe un segnale di discontinuità, mentre è meno tranquillo circa l'ipotesi di un aumento di capitale che sarebbe molto diluitivo per gli attuali azionisti, viste le valutazioni correnti del titolo.

Le reazioni degli analisti e le strategie sul titolo

Gli analisti di Equita SIM ricordano che le indiscrezioni di questa mattina riprendono quelle già circolate alcune settimane fa, in base a cui le motivazioni del cambio al vertice sarebbero legati ai rischi potenziali sostenuti con l'aumento di capitale di Banca Popolare di Vicenza e al mancato closing della cessione di Piooner.

Secondo la SIM milanese un eventuale riassetto del Cda di Unicredit sarebbe propedeutico ad un aumento di capitale. Stando ai calcoli degli analisti sarebbero necessari 5 miliardi di euro per riportare il Common Equity Tier 1 del gruppo al 12%, con una diluizione del 10%, e il ROTE 2017 dal 7,6% al 6,5%.
In attesa di novità non cambia la strategia di Equita SIM che consiglia di mantenere Unicredit in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 4,9 euro.

Bullish la view di Banca Akros che rinnova l'invito ad acquistare il titolo con un target price a 5,1 euro. Per gli analisti un cambio in seno al Board di Unicredit potrebbe rilanciare la strategia del gruppo, mentre un aumento di capitale agli attuali prezzi di mercato potrebbe essere altamente diluitivo per gli azionisti.
Banca Akros richiama l'attenzione sulla valutazione conveniente di Unicredit che scambia a 0,4 volte il multiplo prezzo/tangible book value.

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