Unipol, incremento quote in Bper e Banco dipende da scenari partnership, azionariato
BOLOGNA (Reuters) - Un eventuale incremento delle quote detenute dal gruppo Unipol in Banco Popolare e Bper, attualmente poco sotto il 2%, dipende dalle prospettive sugli accordi di bancassurance in essere o nell'assetto dell'azionariato delle due banche.
Lo ha detto l'AD di Unipol, Carlo Cimbri, al termine dell'assemblea di UnipolSai, aggiungendo che il tema Unipol Banca non è al momento oggetto di discussione con i due istituti.
"Per aumentare le quote ci vogliono ragionamenti diversi o in termini di prolungati rapporti di bancassicurazione o in termini di presenza stabile per dare un contributo alla stabilità dell'azionariato", ha detto Cimbri precisando tuttavia che "di questi discorsi non abbiamo ancora parlato né con Bper né con Banco Popolare".
Cimbri ha sottolineato che per il momento la logica dell'investimento è stata solo di tipo finanziario favorito da condizioni di mercato giudicate interessanti e in ottica di protezione degli accordi di bancassurance.
Evoluzioni future dipendono anche dai piani industriali delle due banche. E se per Banco Popolare la strada è già segnata con la fusione con Pop Milano, per Bper "la strategia è ancora in fase di definizione", ha spiegato Cimbri.
Quanto all'ipotesi che l'avvicinamento con le due banche fosse legato al dossier Unipol Banca, Cimbri ha detto che quest'ultima "non è stato oggetto di discussione con con questi due partner".
(Andrea Mandalà)
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