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Usa, calano richieste sussidi disoccupazione, licenziamenti ai minimi dal 2000

La sede centrale del Dipartimento del Lavoro a Washington, D.C.

WASHINGTON (Reuters) - Il numero di cittadini statunitensi che hanno presentato domanda per il sussidio di disoccupazione è ulteriormente diminuito la scorsa settimana, mentre i licenziamenti a luglio hanno toccato i minimi di oltre 21 anni, con le aziende che devono far fronte di una carenza di lavoratori.

Le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese di 14.000 unità, per un totale destagionalizzato di 385.000 nella settimana terminata il 31 luglio, secondo i dati pubblicati oggi dal dipartimento del Lavoro. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un totale di 384.000 richieste per la scorsa settimana.

Le richieste sono rimaste relativamente stabili a luglio. Secondo gli economisti la ragione risiede negli sforzi che la California sta facendo per smaltire il numero di richieste arretrate. Questo ha contribuito a mantenere le richieste oltre i livelli pre-pandemici di 256.000. Il numero di nuovi sussidi è comunque in calo rispetto al record di 6,15 milioni registrato ad aprile 2020.

Il numero di richieste di sussidi non si riflette sul report sull'occupazione di luglio del dipartimento del Lavoro, previsto per domani, dal momento che non rientra nel periodo preso in considerazione dal report. Secondo un sondaggio effettuato da Reuters tra gli economisti, i posti di lavoro non-agricoli dovrebbero essere aumentati di 880.000 unità a luglio. L'economia ha creato 850.000 posti di lavoro a giugno.

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La stima degli occupati non agricoli è poco precisa, con diversi indicatori del mercato del lavoro contrastanti.

In un altro report pubblicato oggi, l'agenzia di global outplacement Challenger, Gray & Christmas ha detto che i tagli ai posti di lavoro annunciati dai datori di lavoro statunitensi sono calati del 7,5% a quota 18.942 a luglio, ai minimi da giugno 2000.

Fino ad ora nel 2021 i datori di lavoro hanno annunciato 231.603 licenziamenti, l'87,5% in meno rispetto allo scorso anno. Ma il ritmo sta rallentando.

(Tradotto a Danzica da Luca Fratangelo, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)