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Usa, calano richieste sussidi disoccupazione, aumentano licenziamenti

Una bandiera statunitense a Bly

WASHINGTON (Reuters) - Il numero di cittadini statunitensi che hanno fatto richiesta di sussidi di disoccupazione è calato la scorsa settimana.

Sono tuttavia in aumento i licenziamenti dopo i minimi di 24 anni toccati a settembre, in parte dovuti ai licenziamenti dei dipendenti degli ospedali non vaccinati, in parte alla carenza di manodopera che ha portato alla chiusura di diversi impianti.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate di 38.000 unità, a un totale destagionalizzato di 326.000, nella settimana terminata il 2 ottobre, secondo i dati del dipartimento del Lavoro diffusi oggi.

Gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano un totale di 348.000 richieste per la scorsa settimana.

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Le richieste di disoccupazione sono aumentate per tre settimane di fila in quanto la California, dopo la fine dei programmi di aiuto federali il 6 settembre, ha spostato le persone da un programma all'altro in modo da massimizzare l'accesso ai sussidi.

Il trasferimento, che consentirà ai beneficiari di usufruire di una settimana extra di sussidio, ha portato un aumento delle richieste, ma a tutti gli effetti questo aumento riflette solamente il passaggio di un richiedente da un programma all'altro.

California a parte, si sono registrati aumenti delle richieste dovuti allo stop degli impianti delle case automobilistiche in vari stati nel tentativo di gestire le scorte di semiconduttori nel quadro di una scarsità globale.

Un nuovo picco di Covid-19, causato dalla variante Delta, ha a sua volta portato a un'interruzione dell'attività, specialmente in settori che prevedono un alto grado di contatto come quello dei servizi.

Questo suggerisce una certa moderazione delle condizioni del mercato del lavoro. Un altro report pubblicato oggi da Challenger, Gray & Christmas ha mostrato come i tagli ai posti di lavoro effettuati dalle imprese basate negli Usa, siano aumentati del 14% a 17.895 a settembre. I licenziamenti sono comunque diminuiti dell'85% rispetto a settembre 2020.

Nel terzo trimestre, le imprese hanno annunciato 52.560 licenziamenti, ai minimi dal secondo trimestre del 1997 e in calo del 23% rispetto al trimestre precedente.

(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)