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Usa, crescita economica trim3 rivista al rialzo

Diverse bandiere Usa a Wall Street

WASHINGTON (Reuters) - L'economia statunitense ha registrato un rimbalzo più forte di quanto si pensasse nel terzo trimestre, secondo quanto confermato dal governo, ma l'aumento dei tassi d'interesse, nell'ambito della lotta della Federal Reserve contro l'inflazione, ha aumentato il rischio di una recessione il prossimo anno.

Il prodotto interno lordo del terzo trimestre è aumentato a un tasso annualizzato del 2,9%, come ha comunicato il governo nella sua seconda lettura. Il dato è stato rivisto al rialzo rispetto al 2,6% registrato il mese scorso. Nel secondo trimestre l'economia si era contratta dello 0,6%.

Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento della crescita del Pil al 2,7%.

La revisione al rialzo ha mostrato dei miglioramenti nella crescita della spesa dei consumatori e delle imprese, nonché una diminuzione delle importazioni, che ha compensato il rallentamento dell'accumulo di scorte.

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Relativamente ai redditi, l'economia è cresciuta dello 0,3%. Nel secondo trimestre il reddito interno lordo aveva subito una contrazione dello 0,8%. In linea di principio, il Pil e il reddito interno lordo dovrebbero essere uguali, ma in pratica divergono perché sono stimati utilizzando dati provenienti da fonti diverse e per lo più indipendenti.

La media del Pil e del reddito interno lordo, indicata anche come produzione interna lorda e considerata una migliore misura dell'attività economica, è aumentata a un tasso dell'1,6% nel periodo luglio-settembre dopo una contrazione dello 0,7% nel secondo trimestre.

Con la Fed che continua a portare avanti quello che è diventato il ciclo di rialzo dei tassi più rapido dagli anni '80, l'economia rischia di entrare in recessione già nella prima metà del prossimo anno. Gli economisti, tuttavia, ritengono che un'eventuale flessione sarà breve e moderata grazie a una forza del mercato del lavoro senza precedenti.

Il mercato immobiliare si sta indebolendo, con una contrazione degli investimenti residenziali che va avanti da sei trimestri consecutivi, il periodo più lungo dal crollo del mercato immobiliare nel 2006.

La fiducia dei consumatori e delle imprese risulta in calo, il che potrebbe danneggiare la spesa e compromettere la crescita dei posti di lavoro.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)