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USD in rialzo, con l’attenzione sul discorso della FED di questo pomeriggio

Il Dollaro recupera durante la sessione asiatica, dopo una battuta d’arresto giovedì, concentrandosi sull’inflazione e sul PIL in uscita dall’Eurozona, dalle chiacchiere della FED e dai dati sull’inflazione del Canada per gennaio.

Questa mattina:

I dati economici rilasciati questa mattina dalla sessione asiatica includevano i dati sulle vendite al dettaglio del 4 ° trimestre della Nuova Zelanda e i dati sull’inflazione di gennaio dal Giappone.

Per il dollaro Kiwi ci sono state alcune buone notizie, con vendite al dettaglio in rialzo dell’1,7%, trimestre su trimestre, che hanno superato un aumento previsto dell’1,4% e un aumento dello 0,2% del 3 ° trimestre. Le vendite al dettaglio core sono state addirittura migliori, con un incremento dell’1,8% rispetto ad un aumento dello 0,7% previsto, dopo un aumento dello 0,6% nel 3 ° trimestre.

Secondo Stats NZ, dei 15 settori di vendita al dettaglio, 11 hanno registrato un aumento dei volumi di vendita, con il settore F & B che registra il maggiore aumento, in crescita del 3,7%, più che invertendo il calo del 2,6% del 3 ° trimestre. In ribasso, l’Accommodation è stata la maggiore resistenza, in calo del 2,3%, che ha parzialmente invertito un aumento del 6% nel 3 ° trimestre.

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Il dollaro Kiwi è passato da 0,73318$ a 0,73418$ dopo il rilascio dei dati prima di invertire, con il dollaro Kiwi in calo dello 0,59% a 0,7299$ al momento della stesura.

Per lo Yen, i dati sull’inflazione di gennaio potrebbero essere state migliori di quanto previsto, ma con il tasso annuo di ubicazione dell’inflazione di fondo allo 0,9%, la Banca del Giappone ha certamente un piccolo impulso per iniziare a spostarsi sulla politica monetaria in tempi brevi.

Lo yen è passato da 106.728 ¥ a 106.776 ¥ contro il dollaro al momento del rilascio delle cifre, con una crescita dei salari media e dei bassi consumi interni che continuano a esercitare pressioni in ribasso sull’inflazione. Al momento della stesura, lo Yen era in ribasso dello 0,22% a 106,98 ¥ contro il dollaro.

Per il dollaro australiano, non ci sono stati dati rilevanti che lo hanno lasciato in balia del dollaro USA, che era in un’altra corsa nella prima parte della sessione, lasciando il dollaro australiano in ribasso dello 0,22% a 0,7829$, il dollaro australiano ha recuperato da un minimo intraday a 0,7817$.

Nei mercati azionari, l’ASX200 è riuscito a toccare i livelli dei 6.000 prima di chiudere la giornata in rialzo dello 0,82% a 5.999,79, con il Nikkei in rialzo dello 0,72%, sostenuto da uno yen più debole. Al momento della stesura di questo articolo, Hang Seng e CSI300 erano anch’essi in territorio positivo, rispettivamente in rialzo dello 0,91% e dello 0,13%, con la ripresa nei mercati azionari statunitensi che ha fornito il supporto necessario durante la sessione.

Per il resto della sessione:

Dopo un altro giorno negativo per l’EUR dal punto di vista dei dati, le statistiche dell’Eurozona di questa mattina includono i dati sull’inflazione di gennaio finalizzati dell’Eurozona e il PIL finale della Germania per il quarto trimestre.

Sulla base delle previsioni, si prevede che i dati del PIL finalizzati siano in linea con i primi numeri stimati, con eventuali scostamenti che potrebbero avere un impatto maggiore sull’EUR prima dei dati sull’inflazione di questa mattina.

Per quanto riguarda i dati sull’inflazione, mentre l’inflazione complessiva finalizzata è prevista in linea con i dati preliminari, si prevede che il tasso annuo dell’inflazione core aumenterà all’1%, il che potrebbe fornire all’EUR un rialzo al momento del rilascio.

I mercati sono consapevoli che i verbali della BCE pubblicati giovedì hanno rilevato che potrebbe esserci uno spostamento a breve termine delle linee guida sul programma di acquisto di attività.

Al momento della redazione, l’EUR era in ribasso dello 0,22% a 1,2303$, a causa della reazione del mercato ai verbali della BCE meno aggressivi del previsto.

Dopo una seconda stima deludente del PIL del quarto trimestre dalla Gran Bretagna di giovedì, questa mattina non ci sono dati dalla Gran Bretagna che forniscano indicazioni per la sterlina. La sterlina ha beneficiato di un dollaro più debole giovedì, insieme alla revisione in ribasso del PIL che è stata attribuita ad una interruzione maggiore di quella stimata inizialmente della produzione di petrolio e gas a dicembre.

Al momento della scrittura, la sterlina era in ribasso dello 0,06% a 1,3947$, con la direzione a breve termine ora basata sui dati macroeconomici prima della ripresa dei negoziati sulla Brexit del mese prossimo.

Oltreoceano, è una giornata tranquilla sul fronte dei dati, lasciando il Dollaro nelle mani dei membri del FOMC Dudley, Mester e Williams, con qualsiasi chiacchiericcio falco che dovrebbe essere positivo per il dollaro, con il dollaro che rimbalza dal ribasso di giovedì, attualmente in rialzo dello 0,19 % a 89.909.

Per il Loonie, a seguito di alcuni dati sulle vendite al dettaglio di dicembre particolarmente deboli di giovedì, l’attenzione si sposta sui dati sull’inflazione di gennaio di questo pomeriggio. Se i dati sulle vendite al dettaglio non fossero in linea, il Loonie potrebbe muoversi in ribasso, con il tasso di inflazione annuo previsto in calo dall’1,9% all’1,4% del mese scorso.

Al momento della stesura, il Loonie era in ribasso dello 0,06% a 1,2713$ C rispetto al dollaro statunitense.

This article was originally posted on FX Empire

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