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Vacanze in Grecia? Niente allarmismi, ma qualche precauzione sì

Vacanze in Grecia? Niente allarmismi, ma qualche precauzione sì

Trascorrere le vacanze in Grecia, alla luce con una crisi senza precedenti, è un azzardo? Posta in questi termini, la risposta non può che essere netta: "No". Detto questo, è comunque consigliabili usare delle precauzioni per evitare di dover fare i conti con brutte sorprese, che potrebbero turbare la parentesi di relax e divertimento.

Crescono le preoccupazioni
La chiave di ricerca più utilizzata negli ultimi giorni sui principali motori di ricerca "Grecia ed Eurozona". Un segnale del desiderio degli italiani di informarsi su quanto sta accadendo nei Paesi ellenici. Detto questo, le notizie che arrivano dai tour operator indicano che non c'è un  crollo delle prenotazioni verso le spiagge greche. Dunque c'è preoccupazione, desiderio di capire, ma nessun allarmismo, almeno sui grandi numeri.

Meglio una scorta di contanti
Di sicuro in Grecia c'è un problema di liquidità. I prelievi dai bancomat sono stati limitati a 60 euro, ma non per chi detiene una carta estera, proprio per non fermare il turismo. Allora è meglio portare con sè una buona dose di contanti, anche perché non è escluso che vengano adottate nuove restrizioni. La drammatica situazione del Paese potrebbe creare problemi di rifornimento anche alle farmacie, quindi è consigliabile portare con sé i medicinali che si sa già di dover o poter usare.
Inoltre pagare con la carta di credito potrebbe non risultare difficoltoso: molti negozianti e ristoratori stanno iniziando a chiedere ai turisti il pagamento in contanti, proprio perché hanno bisogno di liquidità.
Tuttavia se si è scelto un villaggio o un resort, non ci sono problemi di questo tipo. Per le altre destinazioni, vale come sempre la raccomandazione di avere cura dei soldi che si portano dietro, magari se si decide di far un bagno al mare.

Ritorno alla dracma, quali conseguenze?
Qualora i colloqui in corso tra la Grecia e i creditori dovessero fallire, il Paese ellenico si avvierebbe verso il default e, quindi, tornerebbe alla dracma. Ci vorrebbe sicuramente qualche settimana, per cui nessun impatto vi sarebbe su chi andrà in vacanza in questo mese di luglio. Per gli altri, comunque, è immaginabile che l'euro continuerà a essere accettato come mezzo di pagamento.