Vaccini, Ilaria Capua ha un'idea: rivoluzione per cinema e teatri
L’idea è di Ilaria Capua, direttrice dello One Health Center of Excellence in Florida. Con le prime dosi dei vaccini, che arriveranno a gennaio, si crea il problema di dove effettuare la grande vaccinazione di massa che ci aspetta anche in Italia, “la più grande e complicata mai affrontata dal genere umano”
In un articolo scritto sul Corriere della Sera, Ilaria Capua ha lanciato una proposta rivoluzionaria: “In onore e in memoria delle donne e degli uomini di spettacolo che sono volati via, perché non esplorare un piano di distribuzione e somministrazione del vaccino che sfrutti i cinema ed i teatri oggi vuoti che, a pensarci bene, risulterebbero particolarmente funzionali a questo tipo di attività. Sono in perdita, ed è difficile che riprendano a lavorare finché la situazione dei contagi non sarà sotto controllo”.
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I motivi per cui si tratta di strutture particolarmente adatte è che c’è “già una modalità di ingresso controllata con percorso a senso unico fino all’uscita” oltre alla “elettricità sufficiente per un congelatore a -70° ed altra strumentazione, ci sono i servizi, ci sono le vie di fuga”.
“I vaccinandi - ha proposto Ilaria Capua - potrebbero sedersi secondo uno schema che rispetti il distanziamento, e nel frattempo agli operatori sanitari risulterebbe più agevole fare il loro lavoro, appunto sfruttando una situazione ordinata di gestione delle operazioni”.
Ilaria Capua li ha chiamati “CineVax” e “potrebbero anche poi essere usati per il recupero delle vaccinazioni pediatriche che sono saltate a causa dell’emergenza. Magari chissà, con un po’ di tecnologia si potrebbe riuscire anche a mostrare un cortometraggio o ascoltare della musica”.
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