Vaccino Vaxzevria (AstraZeneca): novità sui rischi di trombosi. I dati
Dopo lo stop totale dell'Olanda al vaccino Vaxzevria, per non rischiare di sprecare dosi, in molti sono tornati a chiedersi se il siero sviluppato dalla casa farmaceutica AstraZeneca sia sicuro oppure no. In particolare, un ente britannico ha cercato di fare chiarezza sui casi di trombosi che potrebbero essere legati al siero anti Covid.
Ricordiamo che, come ha precisato l’Ema nel suo verdetto sulla cura AstraZeneca e i casi di trombosi, “un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso”.
I nuovi dati aggiornati sui casi di trombosi sono stati pubblicati dall’autorità di controllo dei medicinali del Regno Unito, The Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (Mhra). Secondo l'ultimo aggiornamento, sono 30 i casi avversi su oltre 18 milioni di vaccini somministrati. Il tasso di eventi avversi legati a coaguli di sangue sale così a 1 su 600mila.
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Nel monitoraggio precedente, su cui si sono basate le valutazioni dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), si parlava di 5 casi su 11 milioni di dosi iniettate.
Gli eventi di trombosi legati ad AstraZeneca, secondo l'Mhra, riguarderebbero nella maggior parte dei soggetti con meno di 60 anni. Nessuna segnalazione di questo genere, tuttavia, è stata fatta dopo il vaccino Pfizer-BioNTech.
Nonostante i casi di trombosi che potrebbero essere legati al vaccino, tuttavia, l'agenzia britannica ha concluso che i benefici del vaccino continuano a superare i rischi.
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