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Value China è la startup che aiuta le imprese italiane a vendere in Cina

I fondatori di Value China, da sinistra: Stefano Yu – Selina Zhang – Anna Ye – Luca Qiu
I fondatori di Value China, da sinistra: Stefano Yu – Selina Zhang – Anna Ye – Luca Qiu

di Fabrizio Arnhold

I rapporti commerciali tra Italia e Cina sono da qualche settimana al centro del dibattito politico. La Via della Seta ha riacceso l’interesse per il mercato cinese che, però, ha le sue specificità che vanno conosciute. Value China si occupa di offrire consulenza alle aziende italiane che vogliono entrare nel mercato cinese.

Il mercato in Cina

La Cina è un mercato diverso da tutti gli altri, o si conoscono le regole del gioco o si rischiano brutte figure”, spiega a Yahoo Finanza, Luca Qiu, ceo di Value China. “Il nostro team è perfettamente a conoscenza delle regole e le applica quotidianamente, entrando anche in contatto con le istituzioni”. In Cina 800 milioni di persone hanno accesso ai social media – soprattutto a WeChat, mentre Facebook non è raggiungibile – e sono sensibili alle scelte di consumo fatte dagli influencers. La classe media è in forte crescita e conta oggi più di 400 milioni di persone.

La società di consulenza

Value China nasce nel 2018 ma solo quest’anno ha cominciato a lavorare a pieno regime. La sede è a Bologna, un team di circa venti persone, tutte cinesi tranne un italiano. “Essere cinesi è un aspetto fondamentale per questo tipo di attività di consulenza, perché riusciamo a trasferire meglio il nostro know how per introdurre sul mercato le aziende italiane”, spiega Qiu. Che tipo di aziende? “Pmi ma anche grandi marchi. Seguiamo principalmente realtà attive nel food e nella produzione vinicola, ma anche catene di hotel e realtà commerciali di grandi dimensioni”.

Commercio ma anche marketing

Per sbarcare sul mercato cinese, dicevamo, occorre essere preparati. “Noi puntiamo molto sulla formazione”, precisa il ceo di Value China, Luca Qiu, 30 anni, già general manager di Ding Liang, la società cinese di cui la startup in Italia è una sorta di spin-off. “Forniamo anche tutta la consulenza necessaria in ambito marketing e comunicazione per far conoscere il marchio e prima dell’ingresso sul mercato creiamo una forte brand awareness”.

Un ponte culturale

Value China diventa quindi in vero e proprio ponte culturale tra Italia e Oriente, oltre che un business partner per le aziende italiane. La guerra dei dazi può avere qualche impatto per le società italiane che pensano di sbarcare in Cina? “È un aspetto delicato, ma oggi i rapporti tra Italia e Cina sono buoni, come dimostra la recente visita del presidente Xi Jinping. Questo è il momento giusto per salire sul treno con destinazione Pechino perché in futuro costerà di più”, conclude Luca Qiu. Tutto il mondo guarda alla Cina dove c’è anche un posto per i prodotti del Made in Italy, basta solo farli conoscere nel modo giusto.

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