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Vaticano, i dipendenti no-vax rischiano il licenziamento

(AP Photo/Gregorio Borgia, FILE)
(AP Photo/Gregorio Borgia, FILE) (ASSOCIATED PRESS)

Per i dipendenti del Vaticano che si rifiutano di vaccinarsi contro il coronavirus, la Santa Sede prevede "conseguenze di diverso grado che possono giungere fino all'interruzione del rapporto di lavoro".

È quanto si legge sul decreto relativo all'emergenza sanitaria emanato l'8 febbraio 2021 e firmato dal presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello.

L'articolo 6, comma 2, recita infatti che "il lavoratore che senza comprovate ragioni di salute rifiuti di sottoporsi" agli accertamenti sanitari preventivi o a una profilassi che preveda la somministrazione di un vaccino "a tutela della salute dei cittadini, dei residenti, dei lavoratori e della comunità di lavoro" è soggetto alle responsabilità e conseguenze previste dal Rescritto Ex Audientia SS.MI.

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"Il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti preventivi o periodici previsti e agli accertamenti sanitari d'ufficio, nonché la rinuncia alla prosecuzione dell'accertamento preventivo, periodico o d'ufficio già iniziato - continua il decreto - comportano per i dipendenti conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro. Per i candidati all'assunzione, ciò equivale alla rinuncia alla costituzione del rapporto di lavoro".

Il decreto del cardinale Bertello precisa inoltre che "si ritiene il sottoporsi alla vaccinazione la presa di una decisione responsabile atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri e che tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica".

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Il provvedimento, per quanto strettamente legato alla situazione attuale del Covid-19, ha in realtà un ambito di applicazione più generico, tanto che parla di "epidemia o malattia pandemica", non legata necessariamente al coronavirus. Tra le regole da seguire vengono indicate anche: il divieto di assembramenti, la necessità del distanziamento fisico, l'adozione di dispositivi di protezione personale, le norme igieniche, i protocolli terapeutici e, appunto, i "protocolli di vaccinazione".

In allegato viene presentato un tabellario con le sanzioni previste in caso di inadempimento, che vanno dai 25 euro se non si indossa la mascherina fino ai 1.500 euro in caso di violazione della quarantena.

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