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Venezia, donna uccisa in casa: testa sbattuta contro il bidet

Venezia, donna uccisa in casa: testa sbattuta contro il bidet (Photo by Alfonso Di Vincenzo/KONTROLAB /LightRocket via Getty Images)
Venezia, donna uccisa in casa: testa sbattuta contro il bidet (Photo by Alfonso Di Vincenzo/KONTROLAB /LightRocket via Getty Images)

Un 23enne di origine marocchina è stato fermato dai carabinieri per aver ucciso una 59enne, Marcella Boraso. Il cadavere della donna è stato trovato nel suo appartamento, poi dato alle fiamme, a Portogruaro (Venezia). I due si conoscevano e il giovane avrebbe ucciso la donna sbattendole ripetutamente la testa contro un bidet al culmine di una lite. L'azione è stata compiuta con tale violenza che il sanitario è andato in frantumi.

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Il sospetto e la vittima si conoscevano ed erano amici, secondo quanto riferito dai carabinieri. Nonostante la casa fosse stata poi intenzionalmente data alle fiamme, il medico legale ha notato tracce di sangue della vittima sul soffitto del bagno: in caso di una caduta accidentale della donna gli schizzi non sarebbero potuti arrivare così in alto.

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A indirizzare l'inchiesta verso il 23enne sono state le intercettazioni ambientali che i militari avevano già attivato nei confronti del giovane, in seguito a un furto di cui era stato accusato una ventina di giorni fa. Parlando al telefono con il fratello, dopo la scoperta del cadavere della donna, il presunto assassino ha espresso una "deduzione" su cosa fosse successo: "Sicuramente è scivolata mentre stava entrando nella vasca piena di acqua - ha affermato - e magari aveva lasciato il pentolino sul fuoco, che ha provocato l'incendio".

Ma i due indizi, la vasca piena d'acqua e il pentolino sul fornello, erano a conoscenza unicamente gli investigatori e i soccorritori, visto che la porta blindata dell'alloggio era chiusa a chiave dell'esterno e le chiavi non sono ancora state ritrovate.

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