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Vento in poppa su FTSE/MIB

Il mercato azionario italiano sembra essere impostato positivamente almeno nel breve e medio termine. Nonostante l’indice FTSE/MIB si trovi ancora al di sotto della trendline ribassista che accompagna le quotazioni dalla scorsa primavera, dove è stato realizzato un doppio massimo in area 19.060/19.200, il peggio sembra essere passato grazie alla presenza di una serie di minimi crescenti (a 15.020 e 15.920) che permettono di individuare l’inizio di una tendenza rialzista sostenibile.

Si segnala, inoltre, che anche molti indicatori/oscillatori sono impostati positivamente, confermando la convergenza della timida direzionalità in corso, che potrebbe subire una accelerazione improvvisa al superamento definitivo della soglia psicologica dei 17.000 punti (FIGURA 1).

FIGURA 1 – Analisi di lungo periodo sull’indice FTSE/MIB

Purtroppo il recupero dei prezzi sta avvenendo in modo molto lento, tant’è che Piazza Affari è ancora piuttosto lontana anche dai livelli pre-Brexit di fine giugno. Però, a differenza di altre Borse molto più importanti (come quella americana o tedesca) l’analisi grafica ci permette di essere ottimisti e di considerare il nostro mercato come decisamente sottovalutato: in sostanza, nei prossimi mesi, potrebbe evidenziare una sorprendente forza relativa (FIGURA 2).

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FIGURA 2 – Analisi di medio periodo sull’indice FTSE/MIB

L’ultimo mese, infatti, è da considerarsi senza dubbio una fase di accumulazione, dove le quotazioni sono praticamente rimaste congestionate nel trading range compreso tra i livelli 16.000 e 16.500, con la paradossale caratteristica di aver generato molte sedute negative nell’intraday, ma spesso a prezzi più alti delle sedute positive precedenti! Per esempio, basti osservare l’andamento daily delle sedute del 23 e 29 settembre, oppure del 7 ottobre u.s..

A sostegno della tesi rialzista, poi, è possibile aggiungere che recentemente è stato superato il breakout di un massimo precedente a 16.730 (dove, però, si è formato un piccolo gap Up sul livello 16.695), oppure che i prezzi hanno avuto un andamento raffigurabile con la originale (ma efficace) forma di “tazzina”, nonché la forza di andare a chiudere l’importante Gap Down generato il 12 settembre a 17.120 (FIGURA 3).

FIGURA 3 – Analisi di breve periodo sull’indice FTSE/MIB

Autore: Alessandro Aldrovandi Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online