Yahoo Finanza 
Vertice UE, futuro economico Europa passa da Bruxelles ma è stallo
Siamo in una situazione di stallo, il confronto si sta rivelando più complicato di quanto mi aspettasi e inoltre ci sono tante cose su cui ragionare, anche di ordine procedurale, che riguardano sia il piano Next Generation EU, che l’approvazione del Bilancio europeo 2021 – 2027. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un breve aggiornamento da Bruxelles pubblicato sui suoi canali social annunciando il prosieguo del vertice anche nella giornata di oggi 19 luglio.
Stallo, l’Unione Europea è in stallo. Un pilota d’aereo sa bene che una condizione del genere comporta la caduta in vite del velivolo. Ma è vero anche che in senso figurato indica una situazione, meno drammatica, in cui apparentemente non sembra esserci una soluzione.
L’economia Europea è quindi in stallo e con essa il suo futuro, quello di decine di milioni di cittadini (che sempre meno si considerano europei) e di decine di milioni di giovani che forse sono completamente disinteressati da quanto mostra questa foto qui sotto e che tuttavia riprende uomini e donne da cui dipende in parte la riuscita della loro vita lavorativa, economica.
Come si risveglieranno i mercati finanziari domani mattina, lunedì 20 luglio, su questa situazione di incertezza? Forse non con forti scossoni, ma una riflessione sarà d’obbligo perché una Unione Europea incapace di darsi un futuro economico indebolisce la forza della sua moneta, della sua economia e delle sue imprese.
A che punto è la trattativa?
Secondo quanto è trapelato dal Vertice Ue, la Svezia avrebbe presentato una proposta a nome anche di Paesi Bassi, Austria e Danimarca, (+ Finlandia) che prevedrebbe al massimo 150 miliardi di euro di sussidi come quota massima del Recovery Fund. Mentre la proposta iniziale prevede 500 miliardi di sovvenzioni.
Il Presidente del Consiglio Charles Michel ha presentato un’altra proposta sulla quale provare a lavorare per uscire dai primi ostacoli incontrati già al termine della prima giornata di incontri (17 luglio). La proposta prevede una riduzione delle sovvenzioni a fondo perduto e dei rimborsi più alti, oltre a distribuire i finanziamenti europei secondo una forma modificata che prevede il 60% dei fondi distribuiti in base al Pil e alla disoccupazione degli ultimi 5 anni, mentre il 40% distribuito in base al calo della crescita dell’ultimo anno e dovuto quindi alla pandemia.
Ma c’è di più, la proposta del presidente del Consiglio Ue prevede anche un veto da parte dei Paesi sull’esborso dei fondi, chiedendo l’intervento del Consiglio europeo per sbloccare la situazione.
Tornando ai rimborsi, essi aumenterebbero proprio per i Paesi cosiddetti “frugali”: Austria, Svezia, Danimarca. Resterebbero invariati per Germania e Paesi Bassi.
L’Olanda considera un passo avanti questa nuova proposta, ma ancora non è soddisfatta e continua a tenere bloccata una Europa a 27 incapace di avere una visione unitaria sul futuro economico dell’Europa.
Chi usa i fondi deve passare per lo scanner
La linea dettata dai frugali al Vertice Ue è chiara, i fondi perduti da distribuire devono essere pochi e su tutti i fondi nel complesso dovrà esserci un controllo attento e oculato da parte degli altri. Se si ravvisa qualcosa che non piace si pone il veto e i fondi non si erogano.
L’Italia considera l’ipotesi di veto come “inaccettabile”.
Vertice Ue, l’Unione Europea è in stallo. Sarà il caso di lanciare il “Mayday” (ma a chi?) o di tirare la leva d’espulsione dal velivolo che si avvita su se stesso?
Per conoscere tutti gli eventi economici del giorno e della settimana, leggi il nostro Calendario Economico completo.
This article was originally posted on FX Empire
