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"Vetro per salvare il ghiaccio dell’Artico": l'idea contro il cambiamento climatico

Spargere un sottilissimo strato di vetro riflettente su parti dell’Artico: è la proposta dell’organizzazione americana Arctic Ice Project per proteggere il ghiaccio dai raggi del sole, prevenirne lo scioglimento e aiutarlo a ricrescere.

A causa del cambiamento climatico, riporta la Bbc, nel 2020 è stato raggiunto il secondo minimo grado di estensione da quando si effettuano le rilevazioni sui ghiacciai. Entro un paio di decenni - previsioni dei climatologi alla mano - il ghiaccio marino artico potrebbe inoltre scomparire del tutto durante il periodo estivo.

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Da qui l’idea del team di ricerca statunitense dell’Arctic Ice Project, che ha già effettuato alcuni esperimenti, spargendo minuscole sfere di silicio in alcuni piccoli laghi degli Stati Uniti e del Canada, con risultati incoraggianti. Per esempio, in un lago nel Minnesota, pochi strati di polvere di vetro sono stati in grado di rendere il ghiaccio giovane il 20% più riflettente, ritardandone lo scioglimento e preservandolo nella stagione privarile (mentre nelle altre aree il ghiaccio si era già sciolto in primavera). Le zone dell’Artico che verrebbero testate per prime perché più vulnerabili sono quelle presenti nello stretto di Fram, tra la Groenlandia e le Svalbard.

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Molti biologi tuttavia sconsigliano l’utilizzo della polvere di vetro per combattere gli effetti del cambiamento climatico in quanto le sfere di silicio (che hanno un diametro minore di quello di un capello) potrebbero alterare l’equilibrio della catena alimentare artica e, comunque, il loro impiego non sostituisce il risultato che l’umanità otterrebbe dalla riduzione delle emissioni di carbonio.

Ma per Leslie Field, uno degli scienziati a capo del progetto, sentito dalla Bbc, il vetro rimane “un’opportunità per guadagnare il tempo necessario alle economie mondiali per decarbonizzare ed evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico”. “Le sfere di silicio”, ha ribadito, “sono il piano di riserva di cui speravo non avremmo mai avuto bisogno”.

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