"Via quota 100 e Opzione donna". Lo prescrive l'Ocse
“Contenere la spesa pensionistica lasciando scadere il regime di pensionamento anticipato (“Quota 100”) e la cosiddetta “Opzione Donna” nel dicembre 2021, e ristabilire immediatamente la correlazione tra età pensionabile e speranza”: questa una delle raccomandazioni rivolte dall’Ocse all’Italia nel documento ‘studi economici 2021’ pubblicati oggi. “Le pressioni sulla spesa legate all’invecchiamento demografico e agli interessi sono elevate e destinate ad aumentare nel lungo termine”, avverte l’organismo internazionale con sede a Parigi, ricordando che “il governo si è impegnato a ripristinare i livelli di debito pre-Covid”.
L’introduzione del reddito di cittadinanza “ha contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione”, dice sempre l’Ocse, e sebbene i livelli di povertà siano aumentati con la pandemia, “nel 2020 i trasferimenti pubblici hanno limitato la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie al 2,6% in termini reali”. L’Ocse ricorda che, rispetto alla raccomandazione a rafforzare i servizi di assistenza sociale a livello comunale e stabilire una collaborazione con i i servizi pubblici per l’impiego, “il numero di beneficiari che di fatto hanno poi trovato impiego è scarso”.
Infine sul Pil. “Si prevede che l’economia recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022”, dopo una crescita per quest’anno stimata al 5,9%. “Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021″. L’Ocse invita l’Italia a “continuare a fornire sostegno fiscale, sempre più mirato, fino a quando la ripresa non sarà consolidata nei settori economico e occupazionale”. L’Ocse auspica anche “un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata”, per “ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil”.
Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.