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Vip, prof, preti, ballerini. La droga dello stupro sempre più diffusa. Ecco cos'è

(Photo: pcess609 via Getty Images/iStockphoto)
(Photo: pcess609 via Getty Images/iStockphoto)

Alle prime luci dell’alba di questa mattina, i carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 persone (quattro uomini e due donne) di nazionalità italiana, cinese e bengalese, accusate di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti come lo Shaboo la Yaba, potenti metamfetamine, ma anche in quello di cocaina e GHB, conosciuta come “droga dello stupro”, per i suoi potenti effetti di disinnesco dei freni inibitori.

Le droghe sintetiche venivano fornite da una grossista cinese, con base in Toscana, che organizzava il trasporto e la consegna fino a Roma dello stupefacente necessario. Giunta ai pusher romani, la sostanza veniva consegnata ai vari clienti, anche a domicilio, utilizzando monopattini elettrici, in modo da non destare sospetti ed evitare più agevolmente i controlli da parte delle forze dell’ordine. Tra chi assumeva droga in modo abituale figuravano professionisti: un professore della Sapienza ordinario di medicina, ballerini, medici e sportivi.

In questi giorni di “droga dello stupro” abbiamo già sentito parlare più volte. In Toscana si trova ai domiciliari don Francesco Spagnesi. Per lui le accuse sono importazione e spaccio di cocaina e della cosiddetta “droga dello stupro” e di appropriazione indebita: il religioso avrebbe sottratto decine di migliaia di euro dalle casse della parrocchia (chiedendo soldi anche ai credenti) per organizzare festini nella casa del compagno a base di sesso e droga. Sempre a Roma, invece, è stata arrestata e poi rilasciata Claudia Rivelli, star dei Fotoromanzi e sorella di Ornella Muti. Nell’abitazione della donna, nel corso di una perquisizione svolta dagli agenti della Polaria di Fiumicino, sono stati trovati tre flaconi contenenti complessivamente un litro di sostanza Gbl, conosciuta come la “droga dello stupro”. L’attrice ha detto di ignorare che il liquido nei flaconi fosse stupefacente, ”è un prodotto che uso per pulire a casa gli oggetti d’argento”. A febbraio è fissata la prima udienza del processo. Per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è stato arrestato il conduttore tv e attore Ciro Di Maio, 46 anni, su disposizione del pm di turno di Milano Leonardo Lesti nelle indagini della Squadra mobile. Si sarebbe fatto inviare dall’Olanda nella sua casa di Milano circa un litro di Gbl.

Ma cosa intendiamo quando si parla di droga dello stupro? In generale il termine veniva utilizzato per indicare diversi tipi di sostanza psicoattiva che potessero essere utilizzata allo scopo di perpetrare violenza sessuale. Somministrate alla vittima senza che questa se ne renda conto grazie alle loro caratteristiche, hanno effetti sedativi, ipnotici, dissociativi, che facilitano lo stupro. Nei casi di cronaca sopra citati il riferimento è a due specifiche sostanze, il GBL (gamma-butirrolattone) e il GHB (acido gamma-idrossibutirrico).

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Simili tra loro e conosciute anche come gocce KO o Liquid Ecstasy, si trovano in forma liquida insapore e incolore, ma anche come polvere bianca, da sciogliere in un liquido, o come pastiglia, per questo possono essere facilmente aggiunte ai drink. Gli effetti cominciano già dopo 15 minuti, con uno stato di euforia, che lascia poi spazio alla stanchezza. Il loro effetto aumenta con l’alcol, e può persino portare al coma. Gli strascichi durano fino al giorno seguente, con vertigini, nausea, confusione e perdita della memoria. Secondo la Drug Enforcement Administration degli USA: “Le vittime potrebbero non essere consapevoli del fatto che hanno ingerito un farmaco. Il GHB e i suoi analoghi chimici sono invisibili quando sono disciolti in acqua, e sono inodori. Si caratterizzano per un gusto lievemente salato, ma sono indistinguibili una volta disciolte in bevande come soft drink, distillati, liquori o birra”.

La Ghb si usa anche come anestetico chirurgico, così come per lenire i dolori del parto e per curare la dipendenza dall’alcol: il nome commerciale in Italia è Alcover. Il farmaco ha la capacità di ridurre il bisogno di bere. Il nome potrebbe lasciare intendere che il suo utilizzo sia legato alla volontà di commettere violenza sessuale, in realtà la droga viene usata anche per il consumo personale: se assunta in quantità moderate e senza alcol, ha effetti simili a quelli della sbornia, come disinibizione ed euforia, senza però i postumi più sgradevoli. Tracce di Ghb in caso di dosi elevate possono essere rintracciate nel sangue fino a 8 ore dopo l’assunzione, e nell’urina fino a 12 ore dopo.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.