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Virus in Cina spaventa titoli del lusso e del turismo in Europa

I passeggeri della metropolitana di Pechino, dotati di mascherine

(Reuters) - I titoli del lusso europei e quelli legati al turismo segnano ribassi tra l'1% e il 4% per i crescenti timori legati alla diffusione del coronavirus in Cina, che secondo gli ultimi dati ha causato finora 6 decessi.

Intorno alle 12,30 il proprietario francese del brand Gucci, Kering, il colosso LVMH, Richemont, Burberry e Swatch, il gigante dell'occhialeria EssilorLuxottica, sono tutti negativi.

A Milano Moncler perde il 2,4%, Brunello Cucinelli il 3,8%, Salvatore Ferragamo è in calo di quasi 3%, Tod's cede lo 0,6%. A Hong Kong Prada ha lasciato sul terreno il 2%. Scende del 3,6% Safilo, che è stata tra l'altro tagliata a "underperform" da Mediobanca per i rischi di esecuzione del nuovo piano industriale, estranei al virus cinese.

Un trader ricorda da Londra l'impatto che ebbe sui titoli del lusso e del turismo l'epidemia del virus Sars nel 2003, quando si registrarono quasi 800 morti.

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"Vista la recente corsa al rialzo, è un buon momento per prendere profitto nel settore del lusso", aggiunge.

"L'epidemia è emersa proprio mentre milioni di cinesi si preparano a viaggiare per il Paese e nel mondo per celebrare questa settimana il nuovo anno lunare", sottolinea Banca Akros. La sindrome Sars, ricorda l'analista, aveva avuto un impatto significativo sul mercato dei beni di lusso nel 2003: secondo i dati Altagamma, il settore era sceso quell'anno del 3,8% a 128 miliardi di euro interrompendo una crescita media annua di lungo termine del 5/6%, mentre l'indice dei beni personali dello Stoxx Europe 600 aveva perso il 23% dall'inizio dell'epidemia.

I consumatori cinesi valgono circa un terzo dell'intero mercato del lusso, ricorda banca Akros che parla di una esposizione complessiva del settore alla regione asiatica intorno al 35/40%. Brunello Cucinelli è un'eccezione con una esposizione di solo l'11% alla Greater China, sottolinea.

Uno dei timori dei mercati è che il rischio di contagio e i maggiori controlli agli aeroporti possano ridurre i flussi dei turisti cinesi e quindi gli acquisti di beni di lusso.

Le compagnie aeree con voli a lungo raggio come Air France-Klm, Lufthansa e la proprietaria di British Airways IAG segnano ribassi di oltre 2%.

Il gruppo retail presente negli aeroporti Dufry perde il 2,5%.

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(in redazione a Milano Gianluca Semeraro)