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Virus cinese: sale il numero delle vittime, vertice a Roma

È allerta massima in tutto il mondo per il misterioso virus sviluppatosi in Cina, nella città di Wuhan, che da dicembre ad oggi ha causato 41 morti e diverse migliaia di contagi. Dal Messico agli Usa, da Singapore all’Arabia Saudita, fino in Europa, con 4 sospetti in Scozia e 3 casi accertati in Francia, anche in Italia si moltiplicano le segnalazioni e sale la psicosi da “virus cinese”.

Gli ultimi dati diffusi parlano di 41 vittime in Cina e circa 1.300 casi accertati. Per far fronte all'epidemia è stata imposta la chiusura di parte della Grande Muraglia e della Città proibita, mentre sono salite a 13 le città isolate. A Wuhan, città epicentro dell'epidemia, sono stati inviati 450 medici militari che saranno smistati negli ospedali della zona.

Secondo quanto riportato da Ansa, che cita i media cinesi, Liang Wudong, medico 62enne che lavorava nell’Hubei Xinhua Hospital di Wuhan, è morto dopo essere stato contagiato dal coronavirus. Un altro medico, il 51enne Jiang Jijun esperto in malattie infettive, è deceduto nelle scorse ore per infarto. Secondo quanto riportato dai media locali il dottore è morto mentre si stava recando in clinica per prestare servizio. Secondo uno dei suoi colleghi, il medico era sovraffaticato per le costanti ore di lavoro di questi giorni a causa dell'epidemia.

La Commissione sanitaria nazionale cinese ha ordinato misure a livello nazionale per identificare i casi sospetti su treni, aerei e autobus poiché il bilancio delle vittime e il numero di pazienti è aumentato in maniera spropositata nelle ultime ore. Saranno istituiti alcuni punti di ispezione e tutti i viaggiatori con sintomi di polmonite saranno "immediatamente trasportati" in un centro medico.

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Inoltre è stato esteso il cordone sanitario volto a circoscrivere l'emergenza coronavirus, provvedimento che riguarda ora 56 milioni di persone.

La Cina può "vincere la battaglia" contro il coronavirus. Lo ha assicurato il presidente Xi Jinping, nel suo secondo intervento pubblico dall'inizio della crisi. "Finché avremo fiducia costante, lavoreremo insieme, con prevenzione e cure scientifiche e politiche precise, saremo sicuramente in grado di vincere la battaglia", ha detto Xi in una riunione del comitato permanente dei vertici del Politburo

Virus cinese, scelta drastica degli Usa

Gli Stati Uniti hanno avviato un'operazione per far evacuare a partire da domani cittadini e diplomatici americani da Wuhan, l'epicentro dell'epidemia del coronavirus. Lo riferisce il Wall Street Journal.

Nella città cinese ci sono circa 1.000 americani e l'ambasciata li sta contattando per organizzare il trasporto aereo che li riporterà in Usa. Il personale medico americano sarà a bordo per trattare i casi sospetti.

Virus cinese, Hong Kong dichiara l’emergenza

Secondo quanto riportato da Ansa Hong Kong ha dichiarato l'epidemia del coronavirus "un'emergenza" - il livello di allarme più alto della città - mentre le autorità hanno aumentato le misure nel tentativo di ridurre il rischio di diffusione di ulteriori infezioni.

"Oggi dichiaro di alzare il livello di risposta all'emergenza", ha detto ai giornalisti la governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, la quale ha aggiunto che presiederà personalmente un comitato interdipartimentale per consentire una risposta più rapida alla diffusione del virus.

Delle cinque persone affette finora dal coronavirus ad Hong Kong, quattro provenivano dalla Cina sul treno ad alta velocità entrato di recente in funzione. Questo ha portato le autorità sanitarie e ai politici di limitare, e addirittura bloccare, gli arrivi dalla Cina. Oggi, Lam ha avuto una riunione d'emergenza con le autorità sanitarie.

Tutte le persone che arrivano dalla Cina dovranno ora compilare un modulo sanitario, mentre diversi eventi pubblici, tra cui un gala di Capodanno e la maratona prevista il prossimo mese, saranno annullati. "Non abbiamo avuto segnalazioni di infezioni gravi e diffuse, ma stiamo prendendo ogni precauzione e speriamo di essere in anticipo sull'epidemia", ha detto Lam.

Hong Kong ha una esperienza di epidemie virali mortali. Nel 2003, quasi 300 persone sono morte a causa della Sars, una tragedia che ha lasciato un profondo impatto psicologico.

Allerta in Italia, Capodanno cinese a Roma si farà

In uno stato di paura generale, da Roma arriva la conferma che i festeggiamenti del Capodanno cinese si faranno. Ad annunciarlo è stata Lucia King, portavoce della Comunità cinese di Roma: “Una grande festa, colgo l’occasione per invitare tutti i bambini perché questo è l’anno del topolino. Ci sarà una sfilata di costumi cinesi di 56 etnie, danze e molto altro ancora”. Yang Dixi, tra gli organizzatori dell’evento, ai microfoni de Il Messaggero ha sottolineato anche che “se necessario inviteremo tutti a portare le mascherine”.

Lucia King, rientrata da poco dalla Cina e da Shanghai, ha anche ribadito che l’attenzione in terra asiatica è massima: “Sono stata fuori dieci giorni, tutti i passeggeri sono arrivati in aeroporto con la mascherina, che è stata poi tolta a bordo, la situazione è sotto controllo: in Cina hanno preso tutte le precauzioni del caso”.

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“Dal controllo bagagli, alla mascherina, fino alla misurazione della febbre. Insomma i controlli in aeroporto sono altissimi. E noi tranquillissimi. Siamo partiti da Shanghai su un volo partito da un’altra città. A bordo ci è stato fatto riempire un modulo con i numeri di passaporto e di telefono. Insomma, chi torna in Italia è al sicuro e la comunità cinese è tranquilla, anche perché la città di Wuhan è blindata, non si entra e non si esce” ha concluso.

Virus cinese, vertice operativo in ospedale

Sabato mattina, allo Spallanzani, è previsto un vertice operativo per fronteggiare e gestire eventuali casi a Roma e nel Lazio con sospetta patologia da coronavirus. L’Istituto Nazionale di Malattie Infettive ha messo a punto una serie di misure che illustrerà con l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato dopo aver incontrato tutti i responsabili dei Pronto soccorso del Lazio.

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, ha sottolineato che “non c’è motivo di allarmare la popolazione, non c’è nessun rischio”. Restano comunque valide le precauzioni consigliate dall’Oms: lavarsi bene le mani, usare la mascherina in luoghi pubblici frequentati, evitare il contatto con telefoni usati da altri, maniglie, tossire coprendo la bocca, starnutire su un fazzoletto o su un gomito. Infine, cucinare bene la carne, stare alla larga da animali non domestici, in caso contrario, lavarsi sempre bene le mani.

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Coronavirus, altri casi fuori dalla Cina

Dopo i casi registrati in Francia, Brasile, e Thailandia tra le altre, cresce ancora il livello di preoccupazione fuori dai confini cinesi.

Il governo della Malaysia ha confermato tre casi di contagio nel Paese del coronavirus. Lo riferisce il Guardian. Tre anche i casi accertati in Giappone, mentre nel Regno Unito le autorità sanitarie stanno cercando di rintracciare 2mila persone che di recente hanno viaggiato a Wuhan, focolaio dell'epidemia, per essere sottoposti a controlli. Al momento, 14 persone sono risultate negative al contagio.

Sono invece quattro i casi di contagio accertati in Australia: uno a Melbourne e tre nel Nuovo Galles del Sud. Lo riferisce il Guardian online. Tutti e quattro i pazienti sono stati di recente in Cina e tre di loro, scrive il quotidiano, di 43, 45 e 53 anni, sono arrivati direttamente da Wuhan, epicentro dell'epidemia.

Francia, obiettivo circoscrivere contagio

La Francia vuole "circoscrivere" il contagio dopo l'ufficializzazione, ieri sera, dell'esistenza di 3 casi di coronavirus su viaggiatori rientrati di recente dalla Cina, in particolare dalla zona dell'epidemia. I casi, i primi 3 verificati in Europa, riguardano un paziente di 48 anni ricoverato a Bordeaux, nel sud-ovest, e altri due a Parigi, tutti e 3 in isolamento in ospedale.

I due pazienti di Parigi sono "parenti stretti", hanno precisato le autorità sanitarie: "Bisogna trattare un'epidemia come si tratta un incendio - ha detto ieri sera la ministra della Salute Agnes Buzyn - bisogna immediatamente individuare la fonte e circoscriverla al più presto possibile".

La Buzyn ha aggiunto che il periodo di incubazione è stato probabilmente "attorno ai 7 giorni, fra due e 12". "Tutte le persone che sono state in contatto stretto con questi pazienti - ha spiegato il ministero - saranno individuate. Riceveranno consegne specifiche per evitare ogni contatto, allo scopo di limitare la propagazione del virus".