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Attacco hacker, colpita l'azienda Maschio Gaspardo: fabbriche chiuse e lavoratori a casa

L’attacco hacker di martedì scorso, perpetrato con una variante del Ransomware Petya (chiamata ExPetr), ha danneggiato numerose aziende nel mondo. L’80% di esse ha sede in Ucraina, ma ci sono stati casi particolari anche in altri Paesi europei, compreso l’Italia – il secondo per numero di attacchi con una percentuale del 10%. Proprio dall’Italia arriva una delle poche denunce ufficiali: si tratta dell’azienda Maschio Gaspardo, che produce macchine per la lavorazione del terreno e per la manutenzione del verde. La multinazionale con sede legale a Campodarsego, in provincia di Padova, è una delle poche aziende italiane che ha deciso di denunciare pubblicamente l’attacco – differentemente dalla pratica comune, che tende a cercare di risolvere il problema a “luci spente”.

Maschio Gaspardo
Maschio Gaspardo, azienda italiana colpita da attacco hacker

La Maschio Gaspardo non può attualmente produrre nulla, e non lo farà almeno fino a lunedì prossimo visto che i sistemi operativi degli stabilimenti sono totalmente bloccati. Un problema serio, che ha costretto i vertici aziendali a chiudere i cancelli e a mandare a casa 650 persone tra tecnici e operai. L’azienda ha chiesto la cassa integrazione ordinaria fino a venerdì 30 giugno per gli addetti di Campodarsego, Cadoneghe e Morsano al Tagliamento, in modo da non costringere il personale a toccare il monte ferie.

Il problema informatico non è di veloce risoluzione: l’azienda è stata costretta a chiudere anche per evitare “il contagio” nelle altre sedi produttive e commerciali europee e internazionali, presenti in Spagna, Francia, Germania, Romania, Polonia, Ucraina, Russia, Turchia, Cina, India e Stati Uniti.

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Il ransomware protagonista di questo attacco limita l’accesso al sistema operativo e richiede un riscatto in bitcoin per sbloccare i computer. Sugli schermi, in caso di infezione, compare la scritta “Ooops, i tuoi dati sono stati criptati”. Il problema è particolarmente grave in aziende con interessi internazionali ramificati, che hanno dunque una serie di clienti, fornitori e operazioni finanziarie in corso che devono subire rallentamenti o addirittura delle sospensioni.

Per questo motivo non si deve sottovalutare la sicurezza dei software aziendali: gli attacchi hacker sono sempre più frequenti e possono arrivare a condizionare gli andamenti economici internazionali senza un’adeguata protezione informatica.