Vita da condominio, chi paga i danni se c'è un'infiltrazione d'acqua?
Tutti sognano una casa monofamiliare o una suite all’ultimo piano di un grattacielo. Ma non tutti possono avere questa fortuna, e allora ecco profilarsi una soluzione intermedia: il condominio. Principale difetto? Se qualcuno al piano di sopra lascia aperto un rubinetto, bisogna intervenire in fretta.
Le infiltrazioni d’acqua sono un grattacapo costante per gli inquilini di un condominio: è un problema causato da terzi che si ripercuote sul proprio appartamento, e all’inizio non si sa se è colposo o involontario. Spesso si arriva a litigi insanabili a causa di questo fastidioso problema: il guaio maggiore è infatti in caso di risarcimento da danno procurato.
Quando l’acqua penetra tra i muri, arrivando all’appartamento sottostante e creando macchie di umidità, allora si può già parlare di infiltrazioni. Nei casi più gravi si arriva al gocciolamento. A regolare le forme di responsabilità per l’accaduto, raramente in forma di dolo, c’è l’articolo 2051 del Codice Civile, che afferma la responsabilità per ogni cosa posseduta nel proprio appartamento e i conseguenti danni da loro provocati. La fattispecie vale anche per incidenti involontari, come perdite della lavatrice, della lavastoviglie o della doccia.
A corollario, si può anche ragionevolmente intendere che un danno di questo tipo può essere evitato in forma preventiva dagli inquilini, con controlli regolari a tutti gli elettrodomestici, ai rubinetti e agli scarichi. Tuttavia è evidente che non tutti hanno l’accortezza di farli.
Prima di cercare di ottenere il risarcimento, bisogna prima mettere nero su bianco cosa ha provocato il problema: serve dunque una perizia di un professionista, che stabilisca la causa della formazione delle macchie o del gocciolamento. In seguito si dovrà discutere con il proprietario dell’appartamento che sta causando l’infiltrazione. La legge prevede che sia lui a pagare tutti gli oneri legati al danno che ne permettano la risoluzione e l’eliminazione. L’assunto è valido anche se l’infiltrazione avviene ad appartamento momentaneamente vuoto.
Il risarcimento può essere effettuato prendendo in carico le spese di ristrutturazione dell’appartamento danneggiato oppure versando una somma sufficiente a sostenere i lavori.
Nel caso in cui le infiltrazioni siano dovute alle condizioni atmosferiche e in casi particolarmente avversi, c’è la possibilità che i responsabili del condominio vengano esclusi dalla responsabilità e dunque dal risarcimento. Recenti sentenze della Cassazione sembrano avere ‘ribaltato’ questa fattispecie, spiegando che i responsabili del condominio debbano fare tutto il possibile per evitare danni da condizioni atmosferiche, e in caso contrario, se ne assumono la responsabilità.
LEGGI ANCHE: