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Vivendi, ricorso al Tar contro istruttoria Agcom su quote in Mediaset, Tim - fonti

Il logo Vivendi all'ingresso principale del quartier generale a Parigi

MILANo (Reuters) - Vivendi ha presentato ricorso al Tar del Lazio chiedendo di annullare la delibera con cui l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato l'istruttoria sulle quote detenute dal gruppo francese in Mediaset e Telecom Italia , in applicazione della cosiddetta norma-salva Mediaset. Lo riferiscono tre fonti legali.

Vivendi ha chiesto ai giudici di fissare un'udienza di merito a breve in cui discutere il ricorso con cui chiede di annullare il provvedimento dell'Agcom, spiegano le fonti, aggiungendo che la data dell'udienza non è ancora stata fissata.

Nessun commento da Mediaset. Vivendi non è stata immediatemente disponibile a commentare.

Alla base del ricorso, spiega una delle fonti, c'è la contestazione della cosiddetta legge salva-Mediaset approvata lo scorso novembre.

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Quest'ultima ha dato ad Agcom il potere di avviare una istruttoria nei confronti delle partecipazioni incrociate detenute da Vivendi in Tim e Mediaset.

Questo potrebbe comporate nuove restrizioni nei confronti di Vivendi dopo che la corte di giustizia Ue, lo scorso settembre, aveva dichiarato contraria al diritto dell'Unione la normativa a tutela del pluralismo dei media in base alla quale nel 2017 la stessa Agcom aveva costretto Vivendi a trasferire i due terzi dei diritti di voto relativi alla quota del 29% detenuta in Mediaset in un trust.

Secondo quanto già emerso in precedenza, per Vivendi la nuova norma sarebbe illegittima perché il provvedimento doveva essere notificato all'esecutivo europeo.

Di conseguenza, secondo quanto sostiene Vivendi, sarebbero illegittime le due delibere che, in applicazione della nuova norma hanno portato l'Agcom, lo scorso dicembre, ad aprire la nuova istruttoria sulle partecipazioni di Vivendi.

Vivendi ha presentato denuncia formale all'Unione per la norma in questione.