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Vivendi verso la debacle in Italia?

Due anni fa Bollorè tramite Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) entra sulla scena del mercato radio televisivo italiano con acquisti su Telecom prima e Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) poi.

Ad oggi il prezzo delle azioni delle due società sono scese di un terzo per Telecom e di un quarto per Mediaset, pertanto si ipotizzano minusvalenze per Vivendi.

L'obiettivo degli acquisti su Telecom era un allargamento del business in Italia creando sinergie con Vivendi.

Mentre su Mediaset l'obiettivo era quello di acquisire i clienti di Premium senza dover pagare l'acquisto direttamente a Mediaset ma mediante il controllo sulla società.

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Non è andata proprio così, oggi la situazione mostra un empasse su entrambi i fronti legati all'intervento delle autorità di controllo italiane quali AGCOM, CONSOB e magistratura.

I motivi del temporaneo fallimento sono anche legati ad un rinnovamento ed una ripresa dell'industria italiana che dopo anni di conquiste da parte dei cugini francesi ha capito come fare sistema per resistere alle incursioni.

Ma la sfida è ancora solo agli inizi.

Tra i fattori e gli attori che saranno determinanti al risultato:

  • le scelte politiche;

  • coordinamento degli azionisti italiani;

  • investimenti italiani (che ancora mancano all'appello)

Vivendi dovrebbe aver fretta di raggiungere una soluzione in quanto i fondi internazionali che sostengono Bollorè potrebbero togliere l'ossigeno al finanziere bretone.

Stesso discorso per Mediaset e Telecom che come dimostrano le quotazioni, in mancanza di investimenti e prospettive sono ferme.

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