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Volatilità in arrivo

Volatilità in arrivo

Questa mattina ha inizio una due giorni di fuoco per i mercati finanziari in quanto in poco più di 48 ore è prevista la pubblicazione di: inflazione (CPI) in UK, inflazione in USA, tassi di interesse USA, tassi di interesse in Svizzera, tassi di interesse in UK e tassi di interesse nella zona Euro. Si inizierà già questa mattina alle 10:30 quando l’Office for National Statistics pubblicherà gli ultimi dati relativi all’inflazione nel Regno Unito. In tal senso l’attesa del mercato è per un dato stabile ed in linea con il precedente, ovvero al 3%, il che sarebbe la conferma di un importante momento di forza nell’economa britannica. Ricordiamo infatti che il target fissato dalla Bank of England, cosi come dalle altre grandi banche centrali, è per avere un CPI molto vicino al 2% e ciò significa che attualmente in UK i prezzi stanno aumentando ad un ritmo ben superiore rispetto all’obiettivo della banca centrale.

Il Monetary Policy Committee (MPC), ovvero il comitato che all’interno della Bank of England decide sui tassi e sulla politica monetaria, si trova in una situazione decisamente complicata. Da una parte infatti gli attuali fondamentali giustificherebbero ampiamente che il percorso di stretta monetaria inglese procedesse ad un passo molto simile a quello imposto dalla Federal Reserve negli Stati Uniti, ovvero in maniera graduale ma inesorabile. Come mai allora a Londra sembrano essere decisamente più attendisti che a Washington? La risposta sta nel fatto che il timore del MPC è rappresentato dall’incognita Brexit nel senso che la situazione fondamentale britannica odierna, come detto, giustificherebbe ampiamente un approccio monetario decisamente più rigido ma il timore è che le conseguenze della Brexit potrebbero portare ad un deterioramento delle condizioni future. D’altra parte basti pensare al fatto che sul nodo economicamente più importante, ovvero quello commerciale, i rappresentanti di UE e UK sono ancora lontane dal raggiungere un accordo.

Ciò che Londra vuole evitare è quindi di iniziare un percorso di stretta monetaria per poi trovarsi costretta dagli eventi a fare marcia indietro e il modo migliore per limitare al massimo questo rischio è quello di ritardare il più possibile il momento in cui iniziare davvero ad alzare i tassi con regolarità cercando, dall’altra parte, di arrivare il prima possibile ad un accordo con l’Europa. E questo è esattamente ciò che il governo May e la Bank of England stanno tentando di fare.

Questa mattina dovremo quindi attenderci che un forte aumento di volatilità colpisca tutti gli asset denominati in GBP ma questo sarà solo l’inizio: domani infatti è prevista la pubblicazione del Jobs Report in UK (salari, richiesta sussidi da parte di nuovi disoccupati e tasso di disoccupazione) e, come già anticipato, giovedì sono previsti i tassi di interesse. Ciò significa che da questa mattina e fino a giovedì la Sterlina sarà una delle valute in assoluto più pericolose sulla quale fare trading dal momento che ogni giorno potrebbe essere colpita da forte volatilità e proprio in virtù di ciò sarà bene fare molta attenzione a non farsi trovare durante i dati con posizioni recentemente aperte. Raccomandiamo quindi di mantenere un livello di attenzione molto alto per tutto il resto della settimana.

Alessandro Bonetti

Analyst - FxPro

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