Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.922,16
    +40,66 (+0,12%)
     
  • Dow Jones

    37.986,40
    +211,02 (+0,56%)
     
  • Nasdaq

    15.282,01
    -319,49 (-2,05%)
     
  • Nikkei 225

    37.068,35
    -1.011,35 (-2,66%)
     
  • Petrolio

    83,24
    +0,51 (+0,62%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.640,53
    +3.213,41 (+5,69%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.371,97
    +59,34 (+4,52%)
     
  • Oro

    2.406,70
    +8,70 (+0,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0661
    +0,0015 (+0,14%)
     
  • S&P 500

    4.967,23
    -43,89 (-0,88%)
     
  • HANG SENG

    16.224,14
    -161,73 (-0,99%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.918,09
    -18,48 (-0,37%)
     
  • EUR/GBP

    0,8612
    +0,0056 (+0,65%)
     
  • EUR/CHF

    0,9693
    -0,0017 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4644
    -0,0007 (-0,05%)
     

Volvo prevede impatto scarsa disponibilità chip su output, titolo perde 7%

Logo Volvo ad Hanover

STOCCOLMA (Reuters) - Il titolo AB Volvo scivola del 7% dopo che la casa automobilistica svedese ha previsto sostanziali ricadute sulla produzione nel secondo trimestre a causa della scarsa disponibilità di semiconduttori in tutto il mondo.

L'azienda, che conta 18 siti di produzione a livello globale, è stata costretta a ridurre l'output negli stabilimenti di Belgio e Brasile a causa della scarsa disponibilità di chip.

Gli analisti di Deutsche Bank hanno stimato che Volvo produrrà 16.000 veicoli commerciali in meno nel secondo trimestre e che il consensus relativo all'utile potrebbe scendere quest'anno del 4-7%.

L'azienda svedese, rivale delle tedesche Daimler e Traton, ha comunicato nella tarda giornata di ieri che la visibilità nella catena di fornitura dei semiconduttori è molto scarsa e che i disagi potrebbero avere un impatto su altre aree di business del gruppo.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Assumendo che quattro settimane di vendite sono andate perse in Europa e Brasile e un calo delle stesse di oltre il 30%, l'impatto ammonterebbe a 3,6 miliardi di corone svedesi sull'ebit del secondo trimestre, secondo gli analisti di Citi.

Una scarsa disponibilità di semiconduttori ha colpito le casa automobilistiche di tutto il mondo, costringendole a ridurre o interrompere la produzione poiché le scorte disponibili erano già state prenotate dai produttori di beni di elettronica di consumo come gli smartphone, clienti prediletti perché acquistano chip più avanzati e con margini più alti.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)