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Vuoi aprire una tua attività imprenditoriale? Ecco le 5 domande che devi farti prima di cominciare

Vuoi cominciare un’attività lavorativa? Pianifica! (foto: Getty Images)
Vuoi cominciare un’attività lavorativa? Pianifica! (foto: Getty Images)

Mettersi in proprio non è mai facile. Soprattutto in un Paese come l’Italia, i costi iniziali e la burocrazia necessaria per aprire un’azienda sono così fastidiosi da far passare la voglia a molte persone, le quali magari sono desiderose di cominciare ma non perfettamente convinte o sospinte da accettare i compromessi. Per l’imprenditoria ci vuole la cavalleria pesante, anche a livello mentale.

Infatti non si parla solamente di soldi quando si comincia un’attività lavorativa; senza nulla togliere alla fondamentale importanza della pecunia, anche il progetto e le basi psicologiche vanno tenute d’occhio per far sì che l’inizio non sia un buco nell’acqua.

Se hai intenzione di aprire, prima o poi, la tua attività commerciale, devi porti 5 domande fondamentali. Mettiti davanti allo specchio e rispondi con sincerità: in seguito avrai le idee più chiare.

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1) Che tipo di business aprirò? Riguarderà un prodotto o un servizio?

Se vuoi vendere un prodotto avrai bisogno di più denaro, per far fronte alla spesa per il materiale, per gli strumenti di produzione, per gli spazi e gli uffici; avrai bisogno di personale, a meno che non sia un’azienda artigianale unipersonale. Inoltre dovrai calcolare le tempistiche per lanciare il prodotto e pubblicizzarlo.

Se vuoi vendere un servizio, sarà più facile. Ma dovrai comunque mettere mano alla tua agenda in modo che più persone possibili siano a conoscenza della tua iniziativa, per cominciare a fortificare le basi della clientela. In quest’ultimo caso sarà più facile cominciare per conto tuo, anche senza un ufficio ma usando una stanza di casa; tuttavia sarà più difficile crescere i tempi brevi senza spendere soldi per il marketing.

2) Quante persone mi servono per cominciare?

Lascia sempre da parte un budget per pagare le persone che all’inizio collaboreranno con te, eventualmente con contratti di breve durata o a prestazione. Se invece devi assumere molto personale, considera le spese del commercialista, i salari su base annuale, i benefit aziendali, le tasse e via dicendo.

3) Dove farò partire il mio business?

Se sei in una piccola città, potresti sfruttare a tuo beneficio minori costi d’affitto per l’ufficio e un passaparola più efficace. In una grande città dovrai mettere in conto una spesa maggiore, che servirà per trovare qualcosa di creativo per distinguersi dalla massa.

Per quanto riguarda la forza lavoro, all’inizio si può certamente risparmiare dando ai dipendenti l’oppportunità di lavorare da casa qualche giorno a settimana, risparmiando ad esempio sulla corrente elettrica e sul riscaldamento. Attenzione, però: se il business richiede attenzione continua e presenza sul posto per controllare i processi produttivi, questo vantaggio ovviamente sparisce. Per chi cerca l’opportunità della vita, si può cercare di raggiungere un accordo fantasioso sull’affitto, scambiando parte del prezzo per servizi personalizzati (o sconti) oppure investendo una cifra secca per ammodernare parti del locale (così da far aumentare il valore dell’immobile e fare il gioco del proprietario dello stabile).

4) Quanto tempo ho per lanciare il mio prodotto?

Se sei preoccupato per un potenziale avversario, se la tua idea risolve un problema immediato ed è inedita al cento per cento e se costa molto, allora l’ideale è provvedere subito al lancio. In questo modo si brucia la concorrenza, si trova subito la clientela e si evita l’accumulo di debiti (almeno all’inizio dell’attività).

Se invece prevedi un lancio lento e graduale, soprattutto se vendi servizi, allora potrebbe essere utile anche una campagna di crowdfunding da mettere in piedi parallelamente ai mesi iniziali.

5) Quanto tempo posso resistere senza uno stipendio?

Se non hai intenzione di perdere anche solo un centesimo, o se hai un bisogno estremo di guadagnare, non mollare il tuo lavoro e abbandona ogni velleità. Se invece sei disposto a tutto pur di sfondare come imprenditore, sapendo di dover fare sacrifici, allora vai avanti.

Ricorda però che secondo il sito web INC., solo il 28% degli amministratori delegati si è subito pagato uno stipendio dopo aver avviato la propria azienda. Il 31% ha dovuto aspettare dodici mesi; Il 18% ha aspettato addirittura due anni. Ora però molti di essi sono milionari, e chissà, anche tu potresti diventare uno di loro.

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