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Wall Street accoglie bene i dati sul lavoro di gennaio

Wall Street accoglie bene i dati sul lavoro di gennaio

Dopo la chiusura poco mossa e contrastata di ieri, la piazza azionaria americana sembra intenzionata a riprendere la via dei guadagni. I futures sui principali indici viaggiano in salita e vedono il contratto sull'S&P500 in ascesa dello 0,49%, seguito da quello sul Nasdaq100 che mostra un rialzo dello 0,37%.

Il mercato si è irrobustito dopo la diffusione del report sull'occupazione che, con riferimento al mese di gennaio, ha restituito un tasso di disoccupazione pari al 4,8%, in rialzo rispetto al 4,7% del mese precedente, deludendo le attese del mercato che si aspettava una conferma della rilevazione precedente.

Sempre a gennaio il numero di nuovi occupati nel settore non agricolo è stato pari a 227mila unità, in rialzo rispetto alla lettura precedente ritoccata leggermente al rialzo da 156mila a 157mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad un rialzo a 172mila unità.
Da segnalare che anche la rilevazione di novembre è stata rivista, ma al ribasso, da 204mila a 164mila unità.

Per oggi sono attesi altri aggiornamenti macro e si tratta dell'indice PMI non manifatturiero di gennaio che dovrebbe attestarsi a 55,1 punti, in linea con la lettura preliminare e in rialzo rispetto ai 53,9 di dicembre. Per l'indice ISM servizi di gennaio le attese parlano di un calo da 57,2 a 57 punti, mentre gli ordini alle imprese di dicembre dovrebbero evidenziare una variazione positiva dell'1,4%, in netto recupero rispetto al calo del 2,4% precedente.
Da segnalare un discorso di Charles Evans, presidente della fed di Chicago.

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Sul fronte valutario il dollaro si mantiene in lieve recupero nei confronti dello yen passando di mano a 112,9 e il biglietto verde si spinge in avanti anche verso l'euro che scende a 1,074.
Tra le commodities torna qualche acquisto sul petrolio che dopo il calo di ieri prova ad avvicinarsi nuovamente all'area dei 54 dollari al barile, mentre è debole l'oro che scende in direzione dei 1.213,5 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli da seguire Amazon.com (NasdaqGS: AMZN - notizie) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i conti del quarto trimestre del 2016, archiviato con un utile netto in calo da 749 a 482 milioni di dollari, con un risultato per azione pari a 1,54 dollari, al di sopra degli 1,37 messi in conto dagli analisti.

In crescita i ricavi che sono aumentati del 22% a 43,74 miliardi di dollari, deludendo però le previsioni del mercato che si aspettava un fatturato più robusto a 44,7 miliardi.
Per il trimestre in corso Amazon.com prevede di realizzare un giro d'affari tra 33,25 e 33,75 dollari, al di sotto dei 36 miliardi su cui scommette la comunità finanziaria.

Cattive notizie per GoPro (Francoforte: A1XE7G - notizie) che oggi dovrebbe vivere una seduta difficile dopo il crollo accusato nell'after-hours di ieri. Il gruppo ha diffuso i conti degli ultimi tre mesi dello scorso anno, segnalando una perdita di 115,7 milioni di dollari, contro il rosso di 41,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'utile per azione al netto delle voci straordinarie è stato pari a 0,29 dollari, al di sopra dei 22 cents previsti, mentre i ricavi sono scesi del 23,8% a 540,6 milioni di dollari, al di sotto dei 574,54 milioni messi in conto dal mercato.
A deludere anche l'outlook visto che per il trimestre in corso il gruppo prevede di realizzare vendite tra 190 e 210 milioni di dollari, da confrontare con i 267,6 milioni su cui scommette la comunità finanziaria.

Uno sguardo infine a Ford Motor (Swiss: F-USD.SW - notizie) che oggi dovrebbe beneficiare della promozione arrivata da Barclays (Londra: BARC.L - notizie) , i cui analisti hanno deciso di migliorare la raccomandazione sul titolo da "equalweight" a "overweight", con un prezzo obiettivo alzato da 13 a 15 dollari.

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