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Wall Street alle prese con il basso gradimento di Trump

Seduta interlocutoria. L'affondo di lunedì non produce alcuna apprezzabile reazione, però induce gli investitori istituzionali a fare incetta di opzioni put sull'indice, scambiate in ragione di 4 ogni opzione "Mibo" Call. Un orientamento che ci sembra suggerisca la percezione di mercato vulnerabile verso il basso. Che si tratti di copertura di posizioni long, o di un trade direzionale, un put/call ratio così elevato tende a coincidere con i massimi di mercato.

L'attenzione è puntata sul noto supporto, oltre la quale sarebbe difficilmente difendibile l'ipotesi di un mercato in procinto di ripartire verso nuovi massimi di periodo. A quel punto l'intera sequenza rialzista sarebbe da ritenersi completata in occasione del massimo di fine gennaio, con Piazza Affari che lamenterebbe una evidente vulnerabilità.

In condizione diversa si trova Wall Street. Sebbene la scadenza ciclica del Delta System suggerisca la imminente probabilità di una correzione, lo S&P si fa apprezzare per la capacità di rimanere a contatto con i massimi assoluti. Si noti tuttavia come l'indice sia alle prese con la barriera situata fra 2293 e 2306 punti: era e rimane - come si ricorderà - il target annunciato del mercato, una volta superata la precedente resistenza fra 2180 e 2200 punti. Un ulteriore elemento che raccomanda cautela, assieme al già citato sentiment eccessivamente benigno.

In ottica di lungo periodo, non costituisce invece minaccia - al contrario - il contenuto tasso di approvazione del presidente Trump; come esaminiamo nel Rapporto Giornaliero di oggi.

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Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online